Roberto D'Agostino

Vita e carriera dell'inventore di Dagospia, il giornalista di gossip più chiacchierato, conosciuto e temuto dai vip di tutta Italia.

Roberto D'Agostino
Fonte: ufficio stampa
  • Nome completo: Roberto D'Agostino
  • Data di nascita: 07/07/1948
  • Luogo di nascita: Roma
  • Segno zodiacale: Cancro
  • Altezza: 1.83 m
  • Professione: giornalista, opinionista, personaggio tv
  • Data debutto: 1965

Biografia

L’esordio di Roberto D’Agostino risale al 1965, anno in cui debutta come disc jockey nel programma radiofonico Bandiera gialla sul Secondo Programma (RaiRadio 2).

Successivamente forma il complesso Tina & The Italians con Dario Salvatori, Gianfranco Giagni e Paolo Zaccagnini. Il gruppo riscuote un buon successo nel 1980 con il brano E adesso te ne puoi andar, cover di I Only Want to Be with You di Dusty Springfield.

Nel 1977 viene coinvolto come giornalista di musica nella rivista Popster, dal direttore della stessa, Carlo Massarini. Partecipa poi alla trasmissione televisiva musicale del Programma Nazionale (Rai 1) intitolata Mister Fantasy in qualità di inviato speciale.

Dall’aprile del 1981 D’Agostino diventa giornalista pubblicista e pubblica i articoli per le riviste musicali Ciao 2001 e Rockstar.

Nel 1985 Renzo Arbore lo vuole con sé nello storico programma televisivo di Rai 2, Quelli della notte. Nella trasmissione gli viene affidato il ruolo satirico di "lookologo", un critico di costume ed esperto di look.

Si cimenta anche con la regia cinematografica, e nel 1992 esce il suo film Mutande pazze, con Monica Guerritore, Eva Grimaldi e Raoul Bova.

Il 22 maggio del 2000, su consiglio di Barbara Palombelli, apre il portale internet Dagospia, il progetto per cui ancora oggi è maggiormente conosciuto. Si tratta di un sito di rassegna stampa, ma soprattutto di un collettore di indiscrezioni e scoop, molto seguito per le anticipazioni sugli scenari politici, economici e sociali italiani. La definizione del sito è: "Risorsa informativa online a contenuto generalista che si occupa di retroscena. È espressione di Roberto D’Agostino".

Una settimana dopo aver lanciato il sito mi arrivò la notizia che Tatò, amministratore delegato dell’Enel, stava studiando lo sposalizio fra telefonini e televisione. Nel frattempo aveva fatto in modo che sua moglie Sonia Raule venisse nominata direttore dei programmi di Telemontecarlo. Io all’epoca non ero così smaliziato da capire che dando la notizia avrei bruciato l’operazione. Titolai "Sonia e lumière" e successe un casino. Così capii che non erano le s***atine degli attori ad interessare i miei lettori, ma l’insieme gossip-potere-economia.

Vita privata

Roberto D’Agostino è nato il 7 luglio 1943 nel quartiere San Lorenzo, a Roma, in cui è rimasto ad abitare fino all’età di 37 anni. Il padre era un saldatore e la madre una bustaia (persona che crea o vende corsetti o busti). A 18 anni va a lavorare come ragioniere nella società per costruzioni meccaniche Breda e, due anni dopo, la madre lo raccomanda per un impiego presso la Cassa di Risparmio di Roma, dove rimane per 12 anni.

Dopo la nascita del figlio Rocco, nel 1997 ha sposato Anna Federici, erede di una famiglia di costruttori edili. In precedenza era legato sentimentalmente a Tina Semprini, con cui era convolato a nozze nel 1972.

Progetti

  • 1985 – Quelli della notte ( in onda su Rai 2)
  • 1985 – Look parade. Gli smodati degli anni ’80, con Lucia Castagna (libro edito da Sperling & Kupfer)
  • 1985 – Rock-a-poster. 30 anni di mode rock spiegate ai genitori, con Dario Salvatori (libro edito da Gremese)
  • 1986 – Come vivere, e bene, senza i comunisti. La prima guida a ciò che conta veramente nella vita (libro edito da Mondadori)
  • 1986 – Il peggio di Novella 2000, con Renzo Arbore (libro edito da Rizzoli)
  • 1987 – Libidine. Guida sintetica ad una vera degenerazione fisica e morale (libro edito da BUM Mondadori)
  • 1988 – Ciao ma’… (film di Giandomenico Curi)
  • 1988 – Chi è, chi non è, chi si crede di essere. Il vizionario dei nomi famosi (libro edito da Mondadori)
  • 1989 – L’insostenibile pesantezza del sublime. Esempi di stupidità contemporanea (libro edito da Mondadori)
  • 1990 – Faccione (film di Christian De Sica)
  • 1990 – Sbucciando piselli, con Federico Zeri (libro edito da Mondadori)
  • 1992 – Mutande pazze (film di Roberto D’Agostino)
  • 1992 – Il primo libro col tuo nome in copertina! (libro edito da Mondadori)
  • 1999 – Fuori onda con Roberto D’Agostino (programma radiofonico RAI)
  • 2000-in corso – Dagospia (testata giornalistica online)
  • 2002 – Alta portineria. L’Italia potentona nel mirino di Dagospia (libro edito da Mondadori)
  • 2008 – Cafonal. Gli Italioni nel mirino di Dagospia, con Umberto Pizzi (libro edito da Mondadori)
  • 2010 – Ultra cafonal. Il peggio di Dagospia, con Umberto Pizzi (libro edito da Mondadori)
  • 2015-in corso – Dago in the Sky (in onda su Sky Arte)
  • 2021 – Vita da Carlo (serie tv)

Perché Roberto D'Agostino ha tirato uno schiaffo a Vittorio Sgarbi?

In un'intervista D'Agostino ha raccontato: "Eravamo all’Istruttoria di Ferrara. Sgarbi mi stava travolgendo con la sua parlantina. Ero in un angolo. Allora incalzai: 'Professore de che? Sei un asino. Per tre volte hai fatto l’esame per la cattedra e per tre volte sei stato bocciato'. Lui cominciò a urlare. Io gli ripetevo: 'Asino. Bocciato tre volte. Asino. Bocciato tre volte'. Artificio retorico. Ripetere, ripetere, ripetere. Ogni volta aumentavo il volume. Lui mi tirò in faccia la minerale. Io provai a spaccargli la bottiglia in testa, lui la bloccò, io lasciai e con la mano libera partì lo schiaffone'.

D'Agostino sostiene di ricevere pettegolezzi da tutti. Da quale politico afferma di averli ricevuti?

In alcuni periodi a fornire informazioni e retroscena per il sito fu anche il Presidente emerito della Repubblica Italiana Francesco Cossiga.

Cos'ha detto Roberto D'Agostino di Raoul Bova?

In un'intervista D'Agostino ha affermato in merito a Raoul Bova: "È un ingrato. Ho girato solo un film nella mia vita, un film sciagurato e trascendente, Mutande pazze. E ho fatto debuttare Raoul Bova sul grande schermo. Una volta diventato famoso poteva anche, en passant, citare il fatto, no? Invece mai. Lo so, è una piccineria da parte mia. Mai una volta che avesse detto: 'Ringrazio D’Agostino che mi ha scelto nel mucchio…'".