Alberto D'Aguanno

Per quasi vent'anni è stato il volto di Mediaset Sport e ha commentato da Berlino i Mondiali di calcio del 2006

Alberto D'Aguanno
  • Nome completo: Alberto D'Aguanno
  • Data di nascita: 12/06/1964
  • Luogo di nascita: Roma
  • Data di morte: 09/12/2006
  • Luogo di morte: Monza
  • Segno zodiacale: Gemelli
  • Nazionalità: Italia
  • Professione: conduttore, giornalista
  • Data debutto: 1989

Biografia

Alberto D’Aguanno è stato un giornalista e conduttore televisivo che ha dedicato la sua carriera allo sport. Inizia a lavorare ad appena 19 anni scrivendo per il settimanale Lo Sportivo di Monza nel 1983, dove fa la cronaca del campionato di calcio dilettantistico di Seconda Categoria. Si concentra in particolare sul girone Z, in cui giocano le squadre locali monzesi.

Nel giugno 1986 passa al settimanale di cronaca cittadina il Corriere di Monza e Brianza. Qui si occupa del Campionato Nazionale di Hockey Pista seguendo la Serie A nei bienni 1986-87 e 1987-88. Segue in particolare le squadre H.C. Monza e S.H. Roller Monza, facendo la telecronaca delle dirette televisive dal Palazzetto di Biassono e Brugherio.

Nel 1989 approda a Mediaset in compagnia dei colleghi Luca Budel ed Edoardo Grass, che si occupavano rispettivamente di automobilismo e pallacanestro. Diventa così giornalista professionista prima per Rete 4, poi per Italia 1, facendo da inviato sportivo per la Nazionale di calcio e i principali eventi calcistici. Si reca infatti a Berlino per commentare i Mondiali di calcio del 2006 per i microfoni di Mediaset e Radio Deejay. Poco dopo vola a Parigi per seguire la cerimonia di premiazione di Fabio Cannavaro, cui viene consegnato il Pallone d’Oro.

Proprio nel dicembre di quell’anno, D’Aguanno è colto da un malore nella sua casa a Monza. Si spegne all’età di 42 anni. Alla sua morte è stato ricordato da molti colleghi, calciatori e allenatori per la sua professionalità e la sua passione per lo sport. Al suo funerale, celebrato pochi giorni dopo, erano presenti tra gli altri i giornalisti Mario Giordano e Marco Civoli, il calciatore Filippo Inzaghi e l’allenatore Roberto Donadoni, oltre alle rappresentanze delle squadre calcistiche di Monza e Brianza, Milan e Inter.

In sua memoria, tra il 2008 e il 2017 si è tenuto il torneo di calcio "Alberto D’Aguanno", organizzato dall’ Unione Stampa Sportiva Italiana e che coinvolge i professionisti del settore. Si tratta di un omaggio in linea con lo spirito di D’Aguanno che, oltre a essere un cronista, era anche un accanito dilettante. Ricorda infatti USSI, sul suo sito ufficiale, che il giornalista «amava il calcio e organizzava, nelle lunghe trasferte con la nazionale, sfide con i colleghi stranieri o vivaci partite tra gli inviati stessi».

Vita privata

Alberto D’Aguanno sposa Monica Gasparini, collega giornalista e conduttrice di Studio Aperto. La coppia ha due figli: Fabio e Lucia, nata solo un mese prima della morte del padre.

Progetti

1983-1986 – Lo Sportivo di Monza (testata giornalistica)
1986-1988 – Corriere di Monza e Brianza (testata giornalistica)
1989-2006 – Mediaset (emittente televisiva)

Alberto D’Aguanno ha partecipato a delle iniziative benefiche?

Alberto D’Aguanno faceva parte di Inviati della solidarietà, un’iniziativa benefica di base nazionale in cui era entrato assieme ad alcuni suoi colleghi giornalisti.

Il giornalista Alberto D’Aguanno ha lavorato anche in radio?

Nei primi anni 2000 e fino alla sua morte, Alberto D’Aguanno ha collaborato con l’emittente radiofonica Retesport, partecipando con interventi telefonici alla trasmissione Campo Testaccio, condotta da David Rossi e Dario Bersani.

Per quale squadra di calcio tifava Alberto D’Aguanno?

Alberto D’Aguanno era un tifoso della Roma.

Mediaset ha reso omaggio ad Alberto D’Aguanno?

Il 9 dicembre 2016 Mediaset ha reso omaggio ad Alberto D’Aguanno trasmettendo uno speciale, intitolato D’Aguanno per sempre. Con questo l’emittente ha ricordato le interviste e le cronache del giornalista, ma anche ne ha tracciato il ritratto tramite il racconto di colleghi e amici. Vi hanno partecipato Alberto Brandi, allora direttore di Premium Sport, i giornalisti Enrico Mentana e Guido Meda, nonché i calciatori Francesco Totti, Filippo Inzaghi e Ciro Ferrara.