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Google userà l'intelligenza artificiale per verificare l'età degli utenti

Google sta lavorando a un sistema basato sull’AI per stimare l’età dei suoi utenti e garantire ai più giovani solo l’accesso ai contenuti adatti alla loro età

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Google Chrome QubixStudio / Shutterstock.com

 Google sta introducendo (al momento solo negli Stati Uniti) un nuovo sistema che utilizza il machine learning per stimare l’età dei suoi utenti e, di conseguenza, filtrare i contenuti su tutti i servizi del suo vastissimo ecosistema.

Questa opzione arriva in un momento cruciale per il web con una una crescente pressione legislativa (ma anche sociale) per proteggere i minori online da tutto ciò che non è adatto alla loro età. Una volta operativo questo sistema ha lo scopo di garantire che i contenuti e le funzionalità siano appropriati per la fascia d’età di ogni utente.

Come funziona il riconoscimento dell’età di Google

Secondo le prime informazioni a disposizione, il meccanismo di stima dell’età di Big G utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare i dati dell’account, come le ricerche effettuate su Google e la tipologia di video visualizzati su YouTube. Se l’AI determina che un utente è minorenne (sotto i 18 anni), l’account verrà automaticamente adattato con una serie di misure protettive.

Tra le restrizioni ci sono il blocco degli annunci personalizzati, con un focus su annunci limitati per età, e quello della cronologia su Google Maps. Saranno, inoltre, limitati l’accesso alle app per adulti sul Play Store e saranno attivate misure di sicurezza per prevenire l’esposizione a contenuti potenzialmente dannosi, come quelli che possono promuovere problemi di immagine corporea.

Infine, YouTube attiverà automaticamente funzioni come i promemoria per le pause e le notifiche per andare a dormire, pensate per incoraggiare un uso più consapevole della piattaforma, soprattutto nelle ore serali.

Importante ricordare che gli utenti che ritengono di essere stati identificati in modo errato, potranno contestare la decisione dell’azienda di Mountain View inviando la foto di un documento d’identità o un selfie, in modo da dimostrare la propria età reale e, naturalmente, disattivare queste impostazioni.

Come cambia l’industria tech con questo nuovo strumento

Il nuovo strumento di Google riflette una tendenza più ampia nel settore, dove anche altre piattaforme (come Instagram e Roblox) hanno iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale per verificare l’età dei loro utenti, spinti dalle normative emergenti.

E questo è un discorso che riguarda tutto il mondo: negli Stati Uniti, ad esempio, diversi stati hanno introdotto o proposto leggi sui limiti d’età, mentre nel Regno Unito l’approvazione dell’Online Safety Act ha reso la verifica dell’età una priorità per tutte le piattaforme online.

Non stupisce, dunque, che un colosso di Big G abbia voluto dire la sua in questo senso, impegnandosi comunque a trovare un equilibrio tra accessibilità e privacy, nel tentativo di creare un ambiente digitale più sicuro per i giovani e, al contempo, senza “limitare la libertà” degli adulti e consentendo loro di accedere liberamente a qualsiasi tipo di contenuto in rete.