Simone Rugiati

Da "La prova del cuoco" al successo di "Cuochi e fiamme" e "Food Advisor": la carriera del cuoco più conosciuto della televisione italiana

Simone Rugiati
Fonte: profilo FB
  • Nome completo: Simone Rugiati
  • Data di nascita: 24/05/1981
  • Luogo di nascita: Empoli
  • Segno zodiacale: Gemelli
  • Altezza: 1.79 m
  • Professione: chef, conduttore
  • Data debutto: 2002
  • Sito ufficiale: link
  • Social: Facebook, Instagram, Twitter

Biografia

Lo chef Simone Rugiati nasce in provincia di Empoli e consegue il diploma di maturità all’Istituto Alberghiero F. Martini di Montecatini Terme. Finiti gli studi, prende parte a diversi stage formativi e corsi, in Italia e all’estero, e lavora per qualche anno in alcuni ristoranti del suo territorio.

Nel 2002 inizia a scrivere per la rivista La mia Cucina, poi passa alla redazione di due diverse testate: Buon appetito e Mangiar sano. Il cuoco si dedica in contemporanea all’insegnamento, tenendo corsi di cucina per gli istituiti alberghieri, e alla consulenza per alcuni ristoranti.

In questi anni inizia anche ad apparire in televisione, carriera che lo avvicina enormemente al pubblico e ne decreta di fatto il successo. Prima prende parte al cast de La prova del cuoco (2002-2009), poi tiene alcune rubriche per Gambero Rosso Channel, come Oggi cucino in… e SOS Simone. Questa collaborazione prosegue anche negli anni successivi, infatti dal 2010 al 2013 conduce i programmi Io, me e Simone e Nudo e crudo, ai quali segue nel biennio successivo Io, Simone e gli altri.

Nel 2011, invece, Rugiati sostituisce Alessandro Borghese alla conduzione del talent show Cuochi e fiamme su La7. Si tratta di una vera e propria svolta per il cuoco, tanto che i programmi seguenti che lo vedono protagonista si moltiplicano: dal 2014 conduce Food Maniac; tra il 2017 e il 2018 presenta invece Street Food Battle; mentre dal 2019 è protagonista di Food Advisor. Qui Rugiati viaggia in diverse città italiane alla scoperta del miglior cibo che caratterizza una specifica località, un format simile alla sua successiva trasmissione, L’Italia a morsi al ristorante, spin-off del programma con Chiara Maci.

Oltre che alle trasmissioni di tipo culinario, Rugiati partecipa anche ad altri programmi. Prende parte come concorrente ai reality show L’isola dei famosi nel 2010 e Pechino Express nel 2012. Poi affianca la showgirl Belén Rodriguez in Tu si que vales e Simona Ventura nel programma Selfie per la stagione 2016. L’anno seguente partecipa anche a Miss Italia Chef, una striscia pomeridiana legata al concorso.

Vita privata

Dopo una breve relazione con la giornalista Monica Somma, a Pechino Express Simone Rugiati si presenta in compagnia della nuova fidanzata, la modella Malvina Seferi.

Poco dopo la coppia si lascia e il cuoco inizia a frequentare la modella Carla Cruz, alla quale rimane legato dal 2014 al 2017.

In seguito Rugiati conosce in discoteca Ahlam El Brinis, ex concorrente di Miss Italia, con la quale si fidanza.

Progetti

  • 2002-2009 – La prova del cuoco (programma televisivo)
  • 2006 – Se in cucina c’è Simone… Tanti menu per conquistare in cucina (libro)
  • 2007 – Stupire in cucina (libro)
  • 2009 – Il gusto di sedurre. Le ricette e i segreti di uno chef da amare (libro)
  • 2009 – Stuzzichini (libro con Licia Cagnoni)
  • 2010 – L’isola dei famosi (programma televisivo)
  • 2010 – Storie di brunch (libro)
  • 2010-2013 – Io, me e Simone (programma televisivo)
  • 2010-2013 – Nudo e crudo (programma televisivo)
  • 2011 – Cuochi e fiamme (programma televisivo)
  • 2012 – Pechino Express (programma televisivo)
  • 2013-2015 – Io, Simone e gli altri (programma televisivo)
  • 2014 – Food Maniac (programma televisivo)
  • 2014 – Casa Rugiati (libro)
  • 2017-2018 – Street Food Battle (programma televisivo)
  • 2018 – Codice Rugiati (programma televisivo)
  • 2019 – Food Advisor (programma televisivo)
  • 2019 – Shop, Cook & Win! (programma televisivo)

Premi e riconoscimenti

  • 2021 – Premio Moige per Al ritmo delle mele
  • 2021 – Ambassador della carne irlandese per l’Italia
  • 2022 – Ambassador della carne irlandese per l’Italia

Dov’è il ristorante di Simone Rugiati?

Simone Rugiati ha aperto il suo ristorante FoodLoft in via Luca Signorelli a Milano. Si tratta più che altro di una “Factory House”, un ambiente dinamico che il cuoco presta a diverse aziende ed è comprensivo di set per shooting fotografici e televisivi. Qui Rugiati porta avanti la sua idea di cucina, dove a dominare non è solo la creatività ma la triade «stagionalità, tracciabilità e km zero». Per questo motivo il cuoco cerca «di portare in tavola sempre prodotti biologici italiani provenienti da colture sostenibili», come afferma sul suo sito web.

Perché Simone Rugiati si è recato in Africa?

Grazie al suo lavoro Simone Rugiati ha potuto viaggiare in diversi Paesi, e in particolare l’Africa rappresenta per lui un pensiero fisso. Innamorato dei suoi paesaggi, ha comprato in Kenya un appezzamento di terreno dove progetta un giorno di costruire una casa il più possibile ecologica e trascorrere lì "una seconda vita”. Ha voluto contribuire anche allo sviluppo delle comunità che abitano il territorio tramite l’inziativa Schief, una raccolta fondi che è servita a finanziare la costruzione di scuole e altri edifici. Nel 2021 Rugiati si è recato in Kenya per controllare lo stato dei lavori e insegnare alle persone del luogo alcune buone pratiche per coltivare e raccogliere i frutti del loro lavoro sui campi.

Chi è il padre di Simone Rugiati?

Il padre di Simone Rugiati si chiamava Curzio ed era un membro molto attivo della comunità di Santa Croce sull'Arno, dov’era dirigente sportivo e insegnante di educazione fisica. Alla morte dell’uomo, avvenuta a marzo 2021, il figlio aveva lanciato gravi accuse all’Ospedale di Empoli che lo aveva in cura dopo un malore e che, a detta del cuoco, non era stato del tutto onesto riguardo alle cause della sua dipartita. In seguito, però, Rugiati non ha fatto altre dichiarazioni in proposito. È quindi possibile supporre che le sue parole fossero solo uno sfogo dovuto al dolore della perdita e che non abbiano avuto conseguenze.


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