Robin Williams

La carriera cinematografica e la tragica morte dell'attore. Sempre in bilico tra commedia e dramma, ha fatto ridere e commuovere il pubblico per decenni

Robin Williams
Fonte: screenshot da "Boulevard"
  • Nome completo: Robin McLaurin Williams
  • Data di nascita: 21/07/1951
  • Luogo di nascita: Chicago
  • Data di morte: 11/09/2014
  • Luogo di morte: Paradise Cay
  • Segno zodiacale: Cancro
  • Altezza: 1.7 m
  • Professione: attore
  • Data debutto: 1977

Biografia

Robin Williams è stato un comico e attore statunitense, che ha saputo conquistare il pubblico internazionale dedicandosi sia al mondo della commedia che a quello del dramma. Dopo un tentativo fallito di seguire i corsi di Scienze politiche all’università, Williams decide di dedicarsi alla recitazione e si iscrive all’istituto Juilliard di New York. Per mantenersi durante gli anni di studio trova lavoro come stand-up comico e quando si avvicina al grande e piccolo schermo, lo fa proprio in questa veste.

Nel 1977, infatti, fa il suo debutto al cinema con la pellicola corale Il film più pazzo del mondo, poi partecipa a due puntate della serie TV Happy Days. Qui interpreta l’alieno Mork che, grazie al grande successo di pubblico riscosso, ottiene una sua serie TV a parte. Lo spin-off Mork & Mindy va in onda tra il 1978 e il 1982 e consacra Williams presso il pubblico americano e non. È a questo punto che la carriera dell’attore decolla. Tra i suoi primi lavori si ricorda la pellicola Good Morning, Vietnam (1987), dove il ruolo del disc jockey dell’aviazione Adrian Cronauer gli permette di dare libero sfogo non solo alla sua comicità, ma anche alle sue abilità attoriali nel genere drammatico.

A questa sfera della recitazione, Williams si dedica con ruoli borderline di personaggi che cercano con la leggerezza di affrontare situazioni traumatiche. È il caso della parte del professor Keating ne L’attimo fuggente, e poi della pellicola del 1990 Risvegli, dramma che lo vede recitare al fianco di Robert De Niro. Qui Williams indossa il camice da medico, anticipazione di un altro suo ruolo iconico: quello del medico dal naso da clown "Patch" Adams, nel film omonimo del 1998.

Accanto a queste parti, Williams si dedica a anche ruoli ancora più intensi. È il caso di Will Hunting – Genio ribelle, film che gli vale l’Oscar come Miglior attore non protagonista e a Matt Damon e Ben Affleck la statuetta alla Miglior sceneggiatura originale. A questa performance segue poi quella di un uomo straziato dalla morte dei figli e dal suicidio della moglie in Al di là dei sogni.

Nello stesso decennio, a dimostrazione dell’ampio range attoriale di Williams, questi si dedica contemporaneamente alla commedia pura con alcune pellicole per famiglie. Il primo lavoro in questo senso è Hook – Capitan Uncino, sequel delle avventure di Peter Pan, cui si aggiungono poi il doppiaggio del Genio di Aladdin e i film Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre e Jumanji.

Negli ultimi anni della sua vita, poi, l’attore dirada le sue produzioni, riuscendo comunque a dedicarsi a vari generi. Degli Anni 2000 e 2010 si ricordano infatti i thriller One Hour Photo e Insomnia, le commedie della saga di Una notte al museo, poi Licenza di matrimonio e Big Wedding. In questo periodo appare anche in diverse pellicole drammatiche come La musica nel cuore – August Rush, The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, The Face of Love e Boulevard, l’ultimo film uscito quando l’attore era ancora in vita.

Vita privata

Alla fine degli Anni ’70 Robin Williams sposa la ballerina Valerie Velardi, con la quale concepisce il suo primogenito: Zachary, nato nel 1983. Cinque anni dopo la coppia divorzia, secondo alcuni a causa della storia clandestina tra l’attore e la babysitter del figlio, Marcha Garces.

Proprio con lei, dopo la separazione dalla prima moglie, Williams intraprende una relazione e un anno dopo la coppia si sposa. Sempre nel 1989, accolgono la nascita della figlia Zelda, poi seguita due anni dopo da quella del figlio Cody. Esattamente vent’anni dopo l’inizio della loro storia, Williams e Garces chiedono e ottengono il divorzio.

Nel 2009 l’attore conosce la graphic designer Susan Schneider e due anni dopo si lega a lei in terze nozze. La coppia rimane unita fino alla morte di lui, sopraggiunta nel 2014.

Progetti

  • 1977 – Il film più pazzo del mondo (film di I. Robert Levy)
  • 1978-1982 – Mork & Mindy (serie TV)
  • 1987 – Good Morning, Vietnam (film di Barry Levinson)
  • 1989 – L’attimo fuggente (film di Peter Weir)
  • 1990 – Risvegli (film di Penny Marshall)
  • 1991 – Hook – Capitan Uncino (film di Steven Spielberg)
  • 1993 – Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre (film di Chris Columbus)
  • 1995 – Jumanji (film di Joe Johnston)
  • 1996 – Jack (film di Francis Ford Coppola)
  • 1996 – Hamlet (film di Kenneth Branagh)
  • 1996 – Piume di struzzo (film di Mike Nichols)
  • 1997 – Will Hunting – Genio ribelle (film di Gus Van Sant)
  • 1992 – Aladdin (film di Ron Clements e John Musker)
  • 1998 – Al di là dei sogni (film di Vincent Ward)
  • 1998 – Patch Adams (film di Tom Shadyac)
  • 1999 – L’uomo bicentenario (film di Chris Columbus)
  • 2002 – Insomnia (film di Christopher Nolan)
  • 2006 – Una notte al museo (film di Shawn Levy)
  • 2007 – La musica nel cuore – August Rush (film di Kirsten Sheridan)
  • 2009 – Una notte al museo 2 – La fuga (film di Shawn Levy)
  • 2013 – The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (film di Lee Daniels)
  • 2013 – The Face of Love (film di Arie Posin)
  • 2014 – Boulevard (film di Dito Montiel)
  • 2014 – Notte al museo – Il segreto del faraone (film di Shawn Levy)

Premi e riconoscimenti

  • 1979 – Golden Globe al miglior attore in una serie commedia o musicale per Mork & Mindy
  • 1980 – Grammy Award al miglior album commedia per Reality…What A Concept
  • 1988 – Golden Globe al miglior attore in un film commedia o musicale per Good Morning, Vietnam
  • 1988 – Grammy Award al miglior album commedia per A Night At The Met
  • 1989 – Grammy Award al miglior album commedia per Good Morning, Vietnam
  • 1992 – Golden Globe al miglior attore in un film commedia o musicale per La leggenda del re pescatore
  • 1993 – Golden Globe Speciale (premio al doppiaggio) per Aladdin
  • 1994 – Golden Globe al miglior attore in un film commedia o musicale per Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre
  • 1997 – SAGA Award al miglior cast cinematografico per Piume di struzzo
  • 1998 – SAGA Award al miglior attore non protagonista per Will Hunting – Genio ribelle
  • 1998 – Oscar al miglior attore non protagonista per Will Hunting – Genio ribelle
  • 2003 – Grammy Award al miglior album commedia parlato per Robin Williams – Live 2002
  • 2005 – Golden Globe alla carriera

Che età aveva Robin Williams al momento della sua morte?

Robin Williams si spegne all’età di 63 anni, l’11 agosto 2014. La causa di morte accertata è suicidio per impiccamento. Subito tale gesto è considerato la conseguenza inevitabile della depressione, malattia di cui  l’attore ha sofferto a più riprese durante la sua vita. In seguito, la moglie Susan Schneider ha confermato tale ipotesi e ha aggiunto che lo stato depressivo attuale era da attribuirsi alle sue condizioni di salute. Poco prima, infatti, a Williams era stata diagnosticata una malattia neurodegenerativa, la demenza da corpi di Lewy, che ha caratteristiche in comune con il morbo di Parkinson. A partire dall’ottobre 2013, infatti, l’attore aveva assistito impotente alla degenerazione delle sue facoltà psicomotorie con l’insorgere di sintomi quali tremori, perdita di memoria, allucinazioni, paranoia, attacchi di panico e insonnia.

Dove si trova la tomba di Robin Williams?

Robin Williams non ha una tomba. Il suo corpo è stato cremato il giorno successivo al suo rinvenimento e le ceneri sono state poi sparse nella baia di San Francisco.

Quali sono le frasi più celebri tratte dai film di Robin Williams?

Tra le frasi più celebri pronunciate da Robin Williams si ricordano quelle tratte da L’attimo fuggente, come «Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo», «Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita» e «Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi, è da sempre così e così sarà per sempre». Di Al di là dei sogni resta invece impresso il pensiero che «La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto». Di Patch Adams si ricorda poi: «Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina». Infine, tra i lavori più recenti dell’artista, riecheggia la massima pronunciata da Theodore "Teddy" Roosevelt di Una notte al museo: «Alcuni nascono grandi, ad altri la grandezza viene imposta».

Robin Williams soffriva di qualche dipendenza?

Sì, Robin Williams ha sofferto di dipendenza da sostanze stupefacenti e poi da alcool in tre diversi momenti della sua vita, ma in tutte le occasioni è riuscito a disintossicarsi e a mantenersi sobrio per un certo tempo. In particolare, tra gli Anni ’70 e i primissimi Anni ’80 l’attore ha fatto uso di cocaina. È riuscito a tirarsi fuori da questo tunnel solo nel 1983. A spingerlo verso un percorso di riabilitazione è stato prima lo shock causato dalla morte per overdose dell’amico John Belushi nel 1982, e poi la nascita del suo primogenito un anno dopo. Nel 2003 poi Williams ha ripreso a bere, vizio che aveva abbandonato insieme alla cocaina, e solo tre anni dopo è tornato in riabilitazione per disintossicarsi. Pochi anni dopo, complice l’aggravarsi del suo stato di salute, l’attore è ricascato di nuovo nella spirale dell’alcolismo. Ricoverato in una clinica di riabilitazione a metà 2014, Williams era sobrio al momento della morte, fatto confermato non solo dalla moglie Susan Schneider, ma anche dall’autopsia che non rivelò tracce di alcool o droga nell’organismo.


Guida TV

Programmi