Gian Piero Galeazzi

Dalla gavetta come portatore di risultati in Rai, alla celebre cronaca della vittoria dei fratelli Abbagnale alle Olimpiadi di Seul

Gian Piero Galeazzi
Fonte: archivio
  • Nome completo: Gian Piero Daniele Galeazzi
  • Data di nascita: 18/05/1946
  • Luogo di nascita: Roma
  • Data di morte: 12/11/2021
  • Luogo di morte: Roma
  • Segno zodiacale: Toro
  • Altezza: 1.92 m
  • Professione: telecronista
  • Data debutto: 1976

Biografia

Il telecronista Gian Piero Galeazzi nasce a Roma nel 1946 e si laurea poi in Economia. Lavora per un breve periodo di tempo nell’ufficio marketing e pubblicità della Fiat, mentre prosegue la sua carriera di canottiere. Vince infatti nel 1967 il Campionato italiano in singolo, poi il doppio con il compagno Giuliano Spingardi l’anno seguente.

Nel 1970 entra in Rai come giornalista sportivo, prima per la radio e poi per la televisione. Inizialmente partecipa alla rubrica Dribbling, poi nel 1976 a Domenica Sportiva e infine diventa curatore di Mercoledì Sport. Nel frattempo, è addetto alle cronache di tennis e canottaggio, anche se non per le competizioni ad alti livelli.

Nel 1972, però, per un caso fortuito sostituisce Mirko Petternella ai microfoni Rai per le competizioni di canottaggio alle Olimpiadi di Monaco di Baviera: è la prima di una serie di cronache olimpiche che si concludono con l’edizione di Atene 2004. Di quelle esperienze, è memorabile la sua radiocronaca della vittoria dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale a Seul nel 1988, poi anche la telecronaca dell’oro di Beniamino Bonomi e Antonio Rossi a Sidney 2000.

Negli Anni ’80 Galeazzi è anche inviato alle partite dei Serie A per la Domenica Sportiva. Sono diventate iconiche le sue interviste ai giocatori negli spogliatoi, come quella del 1987 a Diego Armando Maradona, dopo la vittoria del primo scudetto del Napoli.

Durante il decennio successivo conduce le rubriche Rai Solo per i finali, Cambio di campo e 90° minuto. È presentatore di quest’ultimo programma dal 1992 al 1999, spostando poi nel 1994 il suo studio in quello di Domenica In. La conduttrice Mara Vernier, infatti, lo convince a partecipare al suo programma e lì Galeazzi si esibisce in diversi sketch comici, che avvicinano ancora di più il personaggio a un pubblico che già lo ama per le sue cronache.

Con il nuovo millennio, Galeazzi torna a 90° minuto per due stagioni, nel 2008 e poi nel 2009 come opinionista. Nel 2010 e nel 2012 è invece chiamato a partecipare, rispettivamente, ai programmi Notti mondiali e Notti Europee. Poco dopo si ritira dalle scene, concedendo solo una saltuaria intervista all’amica Venier nel gennaio 2019. Si spegne a Roma nel 2021, all’età di 75 anni.

Vita privata

Gian Piero Galeazzi è sempre stato molto riservato riguardo alla sua vita privata. Il cronista è riuscito a mantenere il segreto perfino sul suo matrimonio, tanto che della moglie si conosce solo il nome di battesimo: Laura.

La coppia ha avuto due figli: Gianluca, nato nel 1975, e Susanna, nata nel 1978. Entrambi hanno seguito le orme paterne nel campo del giornalismo. Il primogenito lavora infatti per TgLa7, mentre la figlia è impiegata al Tg5 e Verissimo.

Progetti

  • 1992-1999, 2008-2010 – 90° minuto (programma televisivo)
  • 1994-1999 – Domenica In (programma televisivo)
  • 2010 – Notti mondiali (programma televisivo)
  • 2012 – Notti Europee (programma televisivo)
  • 2014 – Il magnifico miglio. Sul Tevere tra storia, ricordi e circoli storici (libro con Enrico Tonali)
  • 2014 – E andiamo a vincere. La storia gloriosa degli Abbagnale (libro)
  • 2016 – L’inviato non nasce per caso (libro)

Premi e riconoscimenti

  • 1967 – Medaglia di bronzo al valore atletico

Di che malattia soffriva Gian Piero Galeazzi?

Negli ultimi anni di vita di Gian Piero Galeazzi, il pubblico si è preoccupato del fatto che il cronista potesse soffrire di Parkinson. Durante la sua ultima intervista a Domenica In, Galeazzi ha smentito queste voci, affermando: «Quando mi emoziono, mi tremano le mani, ma non sono messo così male». Ha ammesso tuttavia di soffrire di diabete, che ha compromesso irreversibilmente le sue condizioni di salute.

Perché Gian Piero Galeazzi ha assistito all’incontro Michail Gorbačëv e Ronald Reagan a Reykjavík?

Nell’ottobre del 1986, Gian Piero Galeazzi era a Reykjavík per seguire l’incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus. Dal momento che si trovava già sul campo, la Rai lo ha mandato come inviato per il Tg1 a seguire l’incontro tra l'allora presidente dell'URSS Michail Gorbačëv e quello americano Ronald Reagan, che dovevano discutere della riduzione delle testate nucleari.

Quando si sono tenuti i funerali di Gian Piero Galeazzi?

I funerali di Gian Piero Galeazzi si sono tenuti il 15 novembre 2021, in forma strettamente privata. Nei giorni precedenti è stata però aperta la camera ardente nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, in modo da permettere alla città di dare l’ultimo saluto al cronista ed ex-canottiere.

Com’è entrato Gian Piero Galeazzi in Rai?

Gian Piero Galeazzi è entrato in Rai grazie all’amicizia con il giornalista Roberto Venturini. I due giocano insieme a tennis e un giorno Galeazzi passa a prenderlo presso la redazione Rai. Qui l’amico lo presenta ai suoi colleghi dello sport e ne sottolinea il passato da canottiere, suscitando l’interesse dei presenti. Questi gli chiedono di portare in redazione i risultati delle competizioni, assicurandogli così un ingresso nel mondo del giornalismo sportivo.