Blanco

La rapida ascesa del cantautore bresciano che ha conquistato il pubblico con Notti in bianco, Mi fai impazzire e Brividi, la vittoria a Sanremo e l'indagine

Blanco
Fonte: archivio
  • Nome completo: Riccardo Fabbriconi
  • Data di nascita: 10/02/2003
  • Luogo di nascita: Brescia
  • Segno zodiacale: Acquario
  • Altezza: 1.8 m
  • Professione: cantante
  • Data debutto: 2022
  • Altre info: Star e vip
  • Social: Facebook, Instagram

Biografia

Il cantante Blanco – il cui vero nome è Riccardo Fabbriconi – nasce a Brescia nel 2003, dove cresce per poi spostarsi a Desenzano del Garda durante l’adolescenza. Fin da giovanissimo s’interessa alla musica, iniziando a scrivere quando ha quindici anni un brano dedicato alla ragazza del quale si era innamorato. La passione per lei poi svanisce, ma non quella per le note, tanto che inizia a pubblicare alcuni pezzi su Spotify.

È però con l’esperienza del primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 che la sua carriera prende il volo. Durante l’isolamento obbligato, infatti, produce un EP che poi carica su SoundCloud. Quarantine paranoid attira l’attenzione della Universal Music che decide di scritturare il giovane artista.

In breve tempo escono ben tre brani di Blanco: il primo singolo Belladonna, poi il successo Notti in bianco e infine Ladro di fiori. Il 10 settembre del 2021 pubblica invece il suo primo album, comprensivo dei singoli già usciti nel 2020 e di quelli poi estratti, come Paraocchi, Blu celeste (titletrack del disco) e Finché non mi seppelliscono.

Nel febbraio dell’anno successivo partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, giunto alla sua 72esima edizione. Il brano Brividi, cantato in duetto con Mahmood, gli fa guadagnare la vittoria, portandolo poi pochi mesi dopo sul palco dell’Eurovision Song Contest 2022 a Torino.

La canzone porta le firme dei due cantanti e di Michelangelo (pseudonimo di Michele Zocca). Quest’ultimo lavora in collaborazione con Blanco già dal 2019 e, oltre a essere il suo produttore, firma assieme a lui tutti i suoi pezzi dell’album.

Seppur incredibilmente fortunata, questa non è l’unica collaborazione di successo per il giovane artista. Si è infatti fatto notare già nel gennaio 2021 realizzando con Mace e Salmo il brano La canzone nostra. Nello stesso anno collabora con Madame (Tutti muoiono), Drast (Dio perdonami) e Marracash (Nemesi). Sempre del 2021 è anche il tormentone estivo Mi fai impazzire, realizzato assieme a Sfera Ebbasta.

Sull’onda di questo successo conquistato con le collaborazioni, la pubblicazione dell’album Blu celeste e soprattutto con la vittoria sul palco dell’Ariston, segue l’organizzazione di un tour che dall’aprile 2022 tocca alcune delle principali città italiane, tra cui Milano, Roma, Napoli e Catania. Nel mese di febbraio, ancora prima dell’inizio del tour, molte date sono già sold out, confermando l’interesse che Blanco ha suscitato nel panorama musicale italiano.

A febbraio del 2023 il cantante torna al Festival di Sanremo come ospite per presentare il suo nuovo brano L’isola delle rose. L’esibizione però non va nel migliore dei modi, a causa di un problema tecnico che non gli permette di sentirsi attraverso gli auricolari Blanco smette di cantare e sfoga la propria frustrazione sugli arredi floreali presenti sul palco, distruggendoli. Il gesto è subito condannato dal pubblico dell’Ariston con fischi mentre i telespettatori sfogano il proprio dissenso attraverso i social. In seguito le azioni del musicista diventano oggetto di indagine da parte della procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento allo Stato, e dopo alcuni mesi il fatto viene archiviato.

Vita privata

Dal 2020 ai primi mesi del 2022 il cantante è legato a Giulia Lisioli, una studentessa originaria come lui di Calvagese della Riviera. I due appaiono insieme per la prima volta ai Seat Music Awards 2021, dove si sono presentati mano nella mano. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, però, la coppia si separa.

Nei mesi seguenti Blanco viene paparazzato in compagnia della ballerina Martina Valdes, e i due appaiono più volte l’uno nei post Instagram dell’altra e viceversa. Nessuno dei due diretti interessati ha però confermato o smentito le voci di una loro possibile storia.

Progetti

  • 2019 – Blu celeste (album)
  • 2022 – Festival di Sanremo (programma televisivo)
  • 2022 – Eurovision Song Contest (programma televisivo)

Premi e riconoscimenti

  • 2021 – Seat Music Awards per Notti in bianco
  • 2021 – Seat Music Awards per Mi fai impazzire
  • 2021 – Seat Music Awards per La canzone nostra
  • 2022 – Best Lyrics Award Eurovision Song Contest per Brividi

Qual è il vero nome di Blanco?

Il vero nome di Blanco è Riccardo Fabbriconi. Secondo quanto affermato dall’artista durante un’intervista a Esquire, lo pseudonimo è nato quasi per caso, su suggerimento di un suo amico presente in studio di registrazione quando ha completato la realizzazione del suo primo singolo.

Blanco giocava a calcio?

Sì, ha giocato a calcio prima nella squadra Feralpi Salò e poi nella giovanile Vighenzi, dove è stato anche capitano. Sembra che fosse anche un difensore dal promettente futuro, ma alla fine del 2019, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e di dedicarsi totalmente alla sua altra passione: la musica.

La canzone "Blu celeste" è dedicata al fratello di Blanco?

Al momento della sua uscita, il brano Blu celeste ha sollevato parecchi quesiti. I suoi versi infatti suggeriscono che il cantante abbia perso una persona a cui teneva, qualcuno che lui definisce "un fratello”. A lungo si è pensato che si trattasse di un parente del cantante, ma lui ha poi chiarito che la canzone è dedicata invece a un suo amico, morto in giovane età, cui era legato da un amore appunto fraterno.

Le azioni di Blanco al Festival di Sanremo 2023 erano programmate?

Dopo l'oltraggio scaturito tra il pubblico per l'esibizione di Blanco a Sanremo 2023 il direttore artistico del Festival ha rivelato che le sue azioni erano in parte programmate, il cantante avrebbe dovuto gettare a terra alcuni vasi di fiori per ricreare il video musicale di L'isola delle rose ma il gesto è poi degenerato.