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Cambiamento climatico: ecco dove le estati saranno più lunghe di 5 mesi in Europa

La mappa delle delle città dove il cambiamento climatico renderà le estati più lunghe in Europa, con ondate di calore e preoccupazione per salute e infrastrutture.

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L’Europa si riscalda sempre di più, così anche le estati più lunghe non sono, ormai, un’ipotesi lontana. Il cambiamento climatico sta trasformando le stagioni: in alcune tra le città europee più calde, l’estate dura fino a 5 mesi, portando ondate di calore prolungate e temperature estreme. Un fenomeno che cambia la vita quotidiana, la salute pubblica e persino l’urbanistica. Siamo di fronte a un clima nuovo che richiede nuove risposte, prima che diventi la regola ovunque.

Dove l’estate non finisce: Atene, Lisbona, Madrid

Le ultime ricerche di Climate Resilience for All, un’organizzazione che studia la resilienza climatica, mostrano un dato sorprendente: Atene guida la classifica delle città europee dove l’estate si estende oltre i limiti tradizionali, che si dovrebbero mantenere intorno ai 3 mesi. Qui il caldo estremo supera i 32 °C per almeno 145 giorni all’anno.

Anche Lisbona e Madrid non sono da meno: la capitale portoghese affronta circa 136 giorni di alte temperature, mentre nella capitale spagnola l’estate si allunga fino a 119 giorni. Insomma, se vi state chiedendo quanto dura l’estate in Europa, la risposta è: molto di più di quanto si possa pensare. E la tendenza mostra che questo tempo si allungherà ancora di più nei prossimi anni.

Ondate di calore e temperature estreme: un rischio crescente

Il problema non è solo la durata. Le ondate di calore in Europa stanno diventando sempre più frequenti e intense. Temperature che superano stabilmente i 32 °C mettono sotto pressione infrastrutture, persone e città intere. Non è solo una questione ambientale: le conseguenze del caldo estremo riguardano anche la salute. Secondo diversi studi, un mese in più di afa significa incremento delle malattie cardiovascolari, maggiore stress termico ed elevati rischi per anziani e soggetti fragili.

Effetto isola di calore e città impreparate

Il fenomeno è aggravato dall’effetto isola di calore, una condizione tipica dei centri urbani densamente costruiti. Asfalto, palazzi e pochi spazi verdi intrappolano il calore, rendendo le notti tropicali sempre più comuni anche in città con climi storicamente miti come Parigi, Monaco di Baviera o Varsavia.

Considerate ormai tra le città europee più calde, stanno sperimentando un clima che, solo vent’anni fa, sarebbe sembrato impossibile. Nonostante tutto, le strategie per affrontare le ondate di calore restano ancora insufficienti o troppo lente.

Come difendersi dalle estati sempre più lunghe

Cosa fare, allora, per convivere con un’estate che non sembra più avere fine? Lo studio di Climate Resilience for All propone alcune soluzioni pratiche: più verde urbano, tetti riflettenti, aree rifugio fresche e sistemi di allerta per proteggere chi è più esposto. Adeguare le città non è da considerarsi una delle alternative, bensì una necessità per gestire le temperature estreme in Europa.

Intanto, mentre Atene, Lisbona e Madrid guidano questa classifica del caldo, è probabile che anche altre aree del Mediterraneo, come Roma o Napoli, finiscano per sperimentare stagioni estive da record. Il cambiamento climatico non conosce confini e trasforma il volto delle aree urbane. La speranza è che la consapevolezza spinga governi, imprese e cittadini a reagire prima che il caldo diventi un nemico insormontabile. Intanto, chi non ama l’estate dovrà abituarsi a viverla più a lungo… e a sopportarne anche gli effetti meno piacevoli per parecchi mesi.