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Spot più lunghi e non skippabili, YouTube continua la guerra agli adblocker

YouTube aumenta spot e controlli sugli adblocker per spingere all’abbonamento a pagamento e non perdere ricavi. Ecco come sta cambiando l’esperienza d’uso

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Spot più lunghi e non skippabili, YouTube continua la guerra agli adblocker shutterstock

La guerra è in corso da tempo. Se da una parte gli utenti di YouTube Free provano spesso a saltare la pubblicità utilizzando gli adblocker; dall’altro la piattaforma continua a trovare nuovi modi per far sì che quella pubblicità venga vista a ogni costo, nonostante il tentativo di aggirarla grazie appunto alle estensioni per il browser che bloccano la visualizzazione degli annunci all’interno di una pagina web. Recentemente YouTube ha però sferrato un ultimo colpo nello scontro: sarà quello vincente?

YouTube ha migliorato il rilevamento degli adblocker

Cosa sono e a cosa servono gli adblocker? Come accennato, si tratta di estensioni per il browser che bloccano le inserzioni, consentendo di guardare contenuti – in questo caso, i video su YouTube – senza nessuna interruzione. Sono tool particolarmente amati dal pubblico, che grazie a questo strumento può concentrarsi esclusivamente sui contenuti che ha scelto di riprodurre.

Esistono numerosi adblocker diversi: probabilmente sono centinaia, dato che ogni anno nascono nuove estensioni, DNS privati e applicazioni. Gli adblocker più noti e utilizzati sono però “solo” alcune decine e differiscono uno dall’altro per particolari caratteristiche. Ad esempio, alcuni bloccano le pubblicità solo nei siti visitati dal browser, altri anche nelle app; alcuni devono essere installanti, altri sono integrati nel browser.

YouTube da anni sperimenta nuovi modi per fermare gli utenti che utilizzano questi strumenti, e negli ultimi tempi la piattaforma ha ulteriormente rafforzato i propri meccanismi per individuarli e contrastarne l’uso. Come segnalato recentemente da diversi utenti, infatti, ora nemmeno l’adblocker uBlock Origin sembra resistere all’ultimo aggiornamento di YouTube.

A quanto pare, attualmente le nuove misure anti-AdBlocker di YouTube stanno già colpendo buona parte dell’utenza globale, a partire dal Sud-Est asiatico. Fa eccezione l’Europa, che per ora sembra risparmiata — sebbene sia probabilmente solo questione di tempo prima che la novità si estenda anche qui.

Gli utenti che usano un’estensione AdBlocker su YouTube free potrebbero visualizzare un messaggio pop-up che invita a rimuovere il blocco, oppure sperimentare il blocco totale della riproduzione dei video finché il tool non viene eliminato.

La rivoluzione della pubblicità su YouTube: cosa succede

Questa situazione si colloca in un contesto più ampio, che vede YouTube aumentare progressivamente sia la quantità che la lunghezza degli spot per aumentare le entrate. La piattaforma sta testando spot non saltabili di 30 secondi, che andranno ad affiancare i formati già esistenti, come le bumper da 6 secondi e le inserzioni non saltabili da 15 secondi.

È un cambio di paradigma importante, che riavvicina YouTube al modello televisivo tradizionale, dove la pubblicità interrompe il palinsesto con frequenza e senza che sia possibile evitarla. Allo stesso tempo, YouTube sta lavorando per aumentare gli abbonamenti a pagamento, che resteranno probabilmente l’unica possibilità per coloro che preferiscono un’esperienza senza interruzioni pubblicitarie.