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La guida completa a Twitter (ora X), cos’è, come funziona e perché usarlo

X, nato come Twitter, è una piattaforma in evoluzione che unisce social network, intelligenza artificiale e monetizzazione. Scopri come funziona e dove sta andando

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X Money Yalcin Sonat / Shutterstock.com

Nato nel 2006 con il nome Twitter e con l’idea di permettere alle persone di condividere pensieri brevi in tempo reale, oggi questo social network, dal 2023 noto come X, è gestito dalla società X Corp, azienda statunitense fondata da Elon Musk. Lanciato inizialmente negli Stati Uniti, Twitter/X si è rapidamente diffuso in tutto il mondo diventando uno degli strumenti più usati per commentare eventi, seguire notizie e partecipare a conversazioni pubbliche. La sua caratteristica principale è sempre stata la brevità: inizialmente i messaggi, chiamati “tweet”, potevano contenere al massimo 140 caratteri, poi aumentati a 280. Non è però questa l’unica trasformazione attraversata dal social network nel corso degli anni. In questa guida scopriamo come è cambiato Twitter con l’arrivo di Elon Musk e come funziona oggi il social network.

Cos’è X (ex Twitter) e come funziona

Sia quando si chiamava Twitter sia quando è diventato X, la funzione principale di questo social network è rimasta la stessa: offrire uno spazio dove le persone possono pubblicare brevi messaggi testuali, immagini, video o link e interagire tra loro in tempo reale.

In breve, gli utenti possono sostanzialmente seguire altri profili, mettere “mi piace” ai post, condividerli (con il cosiddetto tasto “retweet”) o commentarli. Le conversazioni si sviluppano spesso intorno a hashtag, parole chiave precedute dal simbolo # che aggregano contenuti su uno stesso tema.

X è oggi uno strumento usato sia per l’informazione istantanea sia per esprimere opinioni, avviare dibattiti o semplicemente condividere momenti quotidiani. Pur con le sue evoluzioni tecniche e grafiche, resta uno dei principali spazi digitali in cui si definisce il tono del dibattito pubblico globale.

Come creare un profilo e scoprire i contenuti sulla piattaforma

Creare un profilo su X è semplice e gratuito. Basta visitare il sito ufficiale o scaricare l’applicazione, inserire un indirizzo e-mail o un numero di telefono, scegliere un nome utente e impostare una password.

Dopo la registrazione, si può personalizzare il proprio profilo aggiungendo una foto, una breve biografia e altri dettagli. A questo punto è possibile sia iniziare a pubblicare i propri tweet (che possono anche essere cancellati) sia iniziare a seguire altri utenti per visualizzare i loro post nel proprio feed, ovvero la schermata principale dove scorrono in tempo reale i contenuti pubblicati da altri.

Per scoprire nuovi argomenti, si possono usare la barra di ricerca o esplorare la sezione “Esplora”, dove vengono mostrati i contenuti di tendenza, notizie attuali e suggerimenti basati sugli interessi personali. Grazie agli hashtag, è facile trovare post su temi specifici, mentre l’algoritmo della piattaforma suggerisce nuovi profili da seguire e tweet potenzialmente interessanti.

Come funzionano hashtag e menzioni

Gli hashtag e le menzioni sono due strumenti fondamentali per partecipare attivamente alle conversazioni su X. Gli hashtag, come accennato, servono a raggruppare i contenuti che parlano dello stesso argomento: si scrivono anteponendo il simbolo # a una parola o frase (senza spazi), come ad esempio #MeToo o #Mondiali2026.

Cliccando su un hashtag, si apre una pagina che raccoglie tutti i post pubblici in cui è stato usato, permettendo così agli utenti di seguire discussioni, eventi in diretta o temi di attualità.

Le menzioni, invece, si utilizzano inserendo il simbolo @ seguito dal nome utente di un altro profilo, ad esempio @nomeutente. Questo consente di citare qualcuno direttamente in un tweet o in una risposta, avvisandolo della menzione (l’utente menzionato riceve infatti una notifica). È un modo per dialogare, rispondere a domande, coinvolgere persone in una conversazione o semplicemente attribuire loro un contenuto.

Da Twitter a X, come è cambiato il social

Il passaggio da Twitter a X non è stato solo un cambio di nome e logo, ma il segnale di una trasformazione più profonda della piattaforma. Quando Elon Musk ha acquisito l’azienda nel 2022, ha annunciato l’intenzione di creare una “app per tutto” ispirata a modelli già presenti in Asia, come WeChat.

Questo ha portato a una serie di modifiche sia visive che funzionali in Twitter. Il celebre uccellino blu del logo è stato sostituito da una X stilizzata in bianco e nero, simbolo del nuovo corso, mentre l’interfaccia ha subìto aggiornamenti per integrare servizi aggiuntivi, come pagamenti digitali, contenuti a pagamento e strumenti per la creazione di video lunghi. Anche il nome è stato modificato.

Anche la gestione dei contenuti è cambiata. Sono state introdotte nuove opzioni di abbonamento, come X Premium. Parallelamente, è aumentata l’enfasi sulla monetizzazione e sulla libertà di espressione, anche se queste scelte hanno suscitato accessi dibattiti, soprattutto sul tema della disinformazione e della moderazione dei contenuti.

Cos’è X Premium, funzioni esclusive e vantaggi

X Premium è un servizio in abbonamento offerto dalla piattaforma X che dà accesso a una serie di funzioni avanzate non disponibili per gli utenti standard, che utilizzano l’app gratuitamente. Introdotto per incentivare la partecipazione attiva e creare nuove fonti di guadagno, X Premium permette di personalizzare maggiormente l’esperienza d’uso e offre strumenti pensati soprattutto per chi crea contenuti, aziende, giornalisti e influencer.

Tra le funzionalità esclusive c’è ad esempio la possibilità di modificare i post dopo la pubblicazione (una delle richieste più frequenti da parte degli utenti fin dagli inizi del social). Inoltre, gli abbonati possono scrivere tweet più lunghi, caricare video in alta qualità e di maggiore durata, e accedere a strumenti di analisi dettagliati per monitorare l’andamento dei propri contenuti. Un altro vantaggio è la maggiore visibilità dei propri post, che hanno più probabilità di essere mostrati nei feed degli altri utenti e nei risultati di ricerca.

X Premium consente anche di guadagnare attraverso il programma di condivisione dei ricavi pubblicitari, che è rivolto a chi raggiunge determinati livelli di interazione e seguito. A ciò si aggiungono funzioni estetiche, come la possibilità di personalizzare l’icona dell’app e il tema grafico.

Come funziona la privacy su X

La gestione della privacy su X è un aspetto fondamentale. Ogni utente può scegliere se avere un profilo pubblico, visibile a tutti, oppure privato, dove solo i follower approvati possono leggere i post. Questa impostazione può essere modificata in qualsiasi momento.

X permette inoltre di personalizzare chi può rispondere ai propri post, menzionare l’utente o inviare messaggi diretti, che hanno tra l’altro da subito suscitato dubbi negli esperti di sicurezza online.

Sono disponibili strumenti per bloccare o silenziare altri utenti, impedendo loro di interagire o comparire nel proprio feed. In caso di contenuti offensivi o sospetti, si possono segnalare post o profili direttamente alla piattaforma, che può intervenire con avvisi, sospensioni o rimozioni.

Dal punto di vista dei dati personali, X raccoglie informazioni su come gli utenti interagiscono con i contenuti, ma consente di gestire alcune preferenze legate alla pubblicità personalizzata, alla geolocalizzazione e all’uso dei dati attraverso la sezione dedicata alle impostazioni sulla privacy.

Cos’è Grok e come funziona

Grok è un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale integrato nella piattaforma X e sviluppato da xAI, la società fondata da Elon Musk. Il suo nome è ispirato a un termine della fantascienza che significa “comprendere profondamente”, e l’obiettivo di Grok è proprio questo: offrire risposte rapide, pertinenti e aggiornate agli utenti, direttamente all’interno dell’app di X.

A differenza dei tradizionali chatbot, Grok è progettato per essere informale, ironico e coinvolgente, con uno stile comunicativo spesso più vicino a quello umano. Può essere utilizzato per fare domande su qualsiasi argomento. Il sistema attinge ai contenuti pubblici presenti su X, quindi è in grado di riflettere i temi più discussi del momento.

Grok è disponibile solo per gli utenti abbonati a X Premium (nei livelli Premium+ o superiori) e si integra in modo fluido nell’interfaccia della piattaforma, offrendo una forma di assistenza personalizzata e interattiva. Il funzionamento di questo chatbot AI continua a suscitare dibattiti e critiche, perché il sistema fornisce spesso risposte politicamente scorrette, faziose o controverse.

Come si evolverà X

Dopo il passaggio da Twitter a X, la piattaforma ha attraversato una trasformazione profonda che ha cambiato anche il modo in cui viene percepita e utilizzata. Twitter era noto per essere uno spazio snello e diretto, dove informazione, satira, attivismo e intrattenimento si intrecciavano in un flusso continuo di brevi messaggi.

Con la transizione a X, voluta da Elon Musk, la piattaforma ha assunto un’identità più ambiziosa ma anche meno definita, orientata a diventare un’app “tutto in uno” oltre il microblogging. Molti utenti hanno notato un cambiamento nel tono generale del social: da luogo di confronto pubblico in tempo reale è diventato uno spazio più caotico, meno moderato e talvolta più polarizzato.

La rimozione di alcune regole precedenti, la centralità data all’abbonamento Premium e la riduzione del personale addetto alla moderazione hanno suscitato discussioni sull’affidabilità delle informazioni, la gestione dei contenuti e la qualità complessiva dell’esperienza. Allo stesso tempo, sono stati introdotti strumenti come i post lunghi e la possibilità di monetizzare, che hanno attirato nuove fasce di pubblico.

Per il futuro, X potrebbe evolversi in direzioni molto diverse. Da un lato, potrebbe diventare una piattaforma multifunzionale, integrando servizi di pagamento, streaming video, e-commerce e intelligenza artificiale, sull’esempio delle super app asiatiche. Dall’altro, la sua credibilità come spazio di informazione e dialogo potrebbe dipendere dalla capacità di trovare un equilibrio tra libertà di espressione, qualità dei contenuti e sicurezza degli utenti.