“Re Carlo è furioso”, la sua tradizione più amata rischia di sparire (ma Harry è contentissimo)
Re Carlo sarebbe nervosissimo per la possibile cancellazione della controversa battuta di caccia di Santo Stefano: nella tenuta di Sandringham manca la selvaggina.
Re Carlo d’Inghilterra è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per le sue battaglie a difesa dell’ambiente e della natura, spesso condotte con metodi innovativi e rivoluzionari. Al tempo stesso, però, è anche affezionato a tradizioni venatorie di lungo corso che lo accompagnano sin da ragazzo. Una di queste riguarda la battuta di caccia di Santo Stefano nella tenuta di Sandringhan, che quest’anno potrebbe saltare per la prima volta dopo tempo immemore: una prospettiva ha mandato su tutte le furie il sovrano.
Re Carlo "furioso", a rischio la caccia del Boxing Day: fagiani finiti
Nel 2025 Re Carlo potrebbe dover rinunciare alla tradizionale caccia del 26 dicembre, da decenni appuntamento imperdibili delle festività natalizie della Royal Family. Secondo il quotidiano The Sun, la caccia di Santo Stefano a Sandringham rischia di saltare poiché "la tenuta reale sta esaurendo i fagiani da cacciare". Questa improvvisa carenza di volatili, secondo quanto scritto dal quotidiano, sarebbe da imputare a "una serie di errori" nella gestione della tenuta che "hanno portato a una diminuzione della selvaggina". Il numero di fagiani attualmente ospitati nei boschi della tenuta disponibili è calato drasticamente negli ultimi mesi, il che potrebbe costringere il Re a rinunciare alla tradizionale caccia del Boxing Day, uno dei punti centrali dei programmi della famiglia reale per le vacanze natalizie. Carlo, che attualmente continua a sottoporsi a trattamenti settimanali per il cancro, sarebbe "furioso" per il contrattempo, ha scritto il Sun. Una fonte anonima ha riferito: "È stato un vero disastro. Niente uccelli, nessun colpo, solo facce rosse. Il Re non ci stava", aggiungendo inoltre che un guardiacaccia di lunga data di Sandringhan sarebbe stato licenziato.
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Entra nel canale WhatsAppIl Natale allargato nella tenuta di Sandringhan (come con Elisabetta)
Carlo ha ereditato la tenuta di Sandringhan, situata a circa 110 miglia a nord di Londra, alla morte della regina Elisabetta. Negli ultimi tre anni ha promosso il passaggio all’agricoltura biologica e varato una radicale ristrutturazione dei giardini e dei boschi con la piantumazione di quasi 10mila piante. Così come faceva la defunta Regina, il Re ospita gran parte della Royal Family allargata a Sandringham House durante le vacanze di Natale. Il Principe William, la Principessa Kate e i loro tre figli – il Principe George, 11 anni, la Principessa Charlotte, 9 anni, e il Principe Louis, 7 anni – hanno una residenza di campagna, Anmer Hall, nella tenuta, e di solito vi risiedono nel corso delle feste.
Re Carlo e William cacciatori, Harry scioccato da una carcassa
L’eventuale cancellazione della battuta di Santo Stefano potrebbe riguardare da vicino anche il piccolo George, primogenito di William e Kate Middleton. Si è a lungo ipotizzato, infatti, che il principino – che il prossimo luglio compirà 12 anni – presto andrà a caccia con suo padre, William, come rito di passaggio verso l’età adulta. La caccia è lo sport preferito dalla famiglia reale da secoli e questa passione si tramanda di generazione in generazione. William ha abbattuto il suo primo cervo a 14 anni, cosa che – a quanto raccontano i biografi di corte – all’epoca lo rese "felicissimo". Re Carlo da giovane adorava cacciare a tal punto che la Principessa Diana lo chiamava "il mio killer del Galles". L’unico a dissociarsi dalla tradizione venatoria finora è stato il principe Harry, che ha descritto la sua (raccapricciante) iniziazione nel libro Spare, raccontando di quando fu portato a caccia a Balmoral all’età di 15 anni. Nel suo racconto, Harry afferma che la sua guida di caccia aveva esagerato con la tradizione del "blooding" (sanguinamento), spingendo la testa del giovane reale dentro la carcassa di animale: "Sono rimasto scioccato. C’era un odore infernale. La colazione mi è saltata su dallo stomaco".
Le polemiche sul principe George: caccia o non caccia?
Tuttavia, ancora non è chiaro se la tradizione continuerà anche con George, visto che il tema in Gran Bretagna è molto dibattuto e divide l’opinione pubblica. Le associazioni animaliste hanno sollevato il problema da tempo e martellano affinché il futuro re non si dedichi alla caccia come i suoi antenati. E William e Kate, entrambi molto sensibili alle tematiche ambientali, potrebbero decidere di tenere lontano – almeno per il momento – il piccolo George da fucili e fagiani.