Rai, il successo di De Martino e la bordata ad Amadeus: "Ci rimpiangono". Poi il ritorno di Fiorello e Benigni

Durante un'intervista, Giampaolo Rossi ha parlato del successo di Stefano De Martino e dell'addio di Amadeus, ma anche del possibile ritorno in Rai di Fiorello

L’ad Rai Giampaolo Rossi, presente al Festival della TV di Dogliani, durante un’intervista con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, ha lanciato una bordata ad Amadeus, parlando inoltre del successo di Stefano De Martino alla conduzione di Affari Tuoi. Ma nel suo intervento non sono mancati riferimenti a Sanremo e al ritorno di Roberto Benigni su Rai Uno. Ecco cosa ha detto Rossi a partire dal commento su De Martino e Amadeus.

Il successo di Stefano De Martino in Rai e la bordata ad Amadeus

Durante il Festival della TV, Giampaolo Rossi, ad Rai, ha risposto ad alcune domande che riguardano gli ultimi anni della televisione promossa dall’azienda, il presunto calo di ascolti, ‘Telemeloni’ e non solo. Per esempio, non ha mancato di sottolineare quanto l’exploit di Stefano De Martino fosse inaspettato: "Alcuni volti se ne sono andati, ma oggi abbiamo acquisito professionisti di grandissimo valore. Quando Amadeus ha lasciato l’azienda la Rai ha lanciato Stefano De Martino, uno dei futuri volti dell’intrattenimento nazionale, un exploit al di sopra di ogni aspettativa". Poi ha risposto alla domanda che molti telespettatori si pongono da tempo, ovvero se abbiano intenzione di riportare Amadeus e gli altri volti che hanno lasciato Viale Mazzini in Rai: "Se li riprenderemo? Sono i talenti che lasciano spesso a rimpiangere di aver lasciato la Rai".

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Il ritorno di Roberto Benigni in Rai e Sanremo

Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Giampaolo Rossi ha sottolineato che la Rai punta a "garantire una sola egemonia, quella della pluralità dei racconti e della libertà di espressione. La Rai deve rappresentare la varietà del nostro Paese, tenere un giusto equilibrio tra le diverse anime del nostro Paese". E poi ha ricordato: "Abbiamo riportato Roberto Benigni in Rai, con un racconto plurale che non ha paragoni. Se mi ha creato problemi? No, anzi: è l’emblema di come ‘Telemeloni’ sia una grande operazione di marketing che non esiste". Subito dopo Rossi ha chiarito che la Rai non è solo quella raccontata dai giornali, quella che "passa le sue giornate a chiedere permessi in giro per raccontare le storie": "C’è una Rai che spesso non viene raccontata. Quella vera è un’azienda straordinaria, quasi unica in Europa. E’ un dovere di tutti noi valorizzarla e non denigrarla come spesso avviene".

L’amministratore delegato della Rai si è poi soffermato sul Festival di Sanremo e sulla partecipazione al recente bando di cui si è discusso molto: "Abbiamo partecipato con riserva alla gara sul festival di Sanremo, ma era opportuno che la Rai, in attesa del giudizio legale, partecipasse a questo bando. Il fatto che abbia partecipato da sola è dimostrazione di cosa è la Rai". E ha aggiunto: "Solamente la Rai e le sue maestranze sono in grado di mettere in diretta per quattro giorni consecutivi uno degli spettacoli di intrattenimento musicale più importanti al mondo. La Rai ha una capacità produttiva unica al mondo".

Fiorello in Rai e gli ascolti: "In calo? Non è vero"

Si è parlato molto anche dei presunti ascolti in calo in casa Rai, categoricamente smentiti dall’ad Giampaolo Rossi: "Non è vero, tutt’altro. Nei primi 5 mesi 2025 gli ascolti fino a maggio nei tre canali generalisti sono stati superiori a quelli degli ultimi 10 anni. Il distacco nella prima serata, la più pregiata, rispetto al competitor principale è di 9 punti di ascolti, nel 2024 ha chiuso con un risultato che è il migliore degli ultimi 17. In un mercato come questo fortemente competitivo ci sono format che riescono e altri che riescono di meno ma è in linea col mercato".

Infine, si è espresso anche sul ritorno in Rai di Fiorello, al quale Rossi non ha chiuso le porte: "Fiorello sta costruendo la sua idea di ritorno in Rai, ha deciso di ricominciare attraverso la radio perché è luogo di improvvisazione e creazione di idee. Fiore ha la porta sempre aperta in Rai, con lui c’è un rapporto straordinario, unico. Lo aspettiamo perché è uno dei volti inscindibili dal ruolo del servizio pubblico".

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