Ray-Aleksandrovka (Ucraina), 3 lug. (askanews) - Per i contadini ucraini è corsa contro il tempo: a metà luglio dovrebbe cominciare la mietitura del grano, di cui il paese è uno dei maggiori produttori mondiali, ma fra il carburante per i trattori introvabile e il rischio di essere bombardati dall'esercito russo, a metà agosto le spighe potrebbero essere ancora nei campi, e a quel punto il raccolto sarebbe bruciato. E anche se riuscissero a salvarlo, sarà impossibile venderlo all'estero, con i porti sul Mar Nero bloccati dalle navi russe.