Pino Insegno, quanto guadagnerebbe a Reazione a Catena: il contratto con la Rai
Il conduttore romano pare percepisca un cachet molto alto, ogni due anni di servizio nella Tv pubblica: ecco a quanto ammonta.
Con l’estate alle porte L’Eredità sta per andare in vacanza e lasciare il posto nel preserale di Rai 1 a Reazione a Catena. Da domenica 8 giugno 2025, infatti, Marco Liorni cede il testimone al game show condotto da Pino Insegno, che torna al comando del programma dopo la rimpatriata della scorsa stagione. Il conduttore romano, quindi, sarà di nuovo in onda tutti i giorni sul primo canale dalle 18.45 in poi, con la 19esima edizione del gioco e tante novità: pare che si saranno nuove sfide, in aggiunta a quelle storiche, e una scenografia completamente rinnovata. Intanto, l’imminente ritorno di Insegno su Rai 1, riaccende la curiosità del pubblico e in tanti si chiedono quanto guadagni il presentatore per il suo lavoro in Rai. Andiamo a scoprirlo insieme.
Quanto guadagnerebbe Pino Insegno: il cachet milionario per Reazione a Catena
Da quando è tornato in pianta stabile al timone di Reazione a Catena, il nome di Pino Insegno è chiacchieratissimo. Inizialmente, dopo il flop del Il Mercante in fiera, era tra i papabili per condurre L’Eredità, game show finito sotto la guida di Marco Liorni, ma poi all’ex membro della Premiata Ditta è stato affidato l’altro cavallo di battaglia dei quiz di Rai 1, che presto tornerà in onda con l’arrivo dell’estate. Dallo scorso anno, inoltre, tante anche le voci sui guadagni di Insegno per il suo impegno nella Tv pubblica.
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Entra nel canale WhatsAppIl quotidiano Domani, così come riporta anche FanPage, parlava di un cachet di un milione di euro per due anni di servizio. Dagospia, invece, aveva rivisto la cifra al rialzo, svelando che pare si tratti di 1.200.000 euro, sempre per un biennio. Cifra che comunque, come aveva sottolineato anche il manager del conduttore, che non ha mai smentito l’importo, era ben "Al di sotto del compenso di Amadeus", al timone dello show dal 2014 al 2017. È facile supporre, quindi, che anche per il rinnovo del contratto di Pino Insegno si parli delle stesse somme, spicciolo più spicciolo meno.