Domenica In, Venier sotto l'attacco dei social: "Le repliche delle repliche". Poi il siparietto con i Ricchi e Poveri

Nella puntata di Domenica In del 6 luglio, Al Bano e Ricchi e Poveri, tra gli altri, ma i social s'infuriano nel vedere repliche dei Best Of: cosa è successo

Un Best Of di Domenica In spiazzante per tutti i telespettatori che non hanno mai perso una puntata del talk show condotto da Mara Venier: nel pomeriggio di Rai Uno di domenica 6 luglio 2025, infatti, assistiamo addirittura alla replica del primo Best Of, i cui ospiti, come oggi, erano proprio Renzo Arbore, Stefano Tacconi, Ricchi e Poveri e Serena Brancale. Nel montaggio finale c’è pure un piccolo spezzone di un’intervista fatta ad Albano Carrisi, anche questa già proposta in una replica precedente. Insomma, stesse parole che abbiamo già ascoltato almeno altre tre volte, contando oggi, ma che noi riportiamo ugualmente, nonostante di novità ce ne siano poche.

Non siamo gli unici ad accorgerci fin dalla prima mezz’ora che le interviste mandate in onda facevano parte di Best Of risalenti a meno di un paio di mesi fa, perché a segnalarlo sono anche gli utenti sui social. Però c’è da fare una precisazione: rispetto alle repliche precedenti, sono stati aggiunti piccoli dettagli presenti solo nell’intervista integrale, dichiarazioni che però non giustificano una simile scelta in quanto ci troviamo di fronte a pochissime novità rispetto a quanto viene detto nel complesso.

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Tornando ai social, riportiamo qualche commento di utenti infastiditi dal rivedere sempre gli stessi personaggi: "Vi prego, anche basta con le repliche di Domenica In", oppure: "Ma vi siete accorti che state mandando in onda le repliche delle repliche??!?!?!? Per esempio la Brancale!! Ma vergognatevi!!". E ancora: "Che schifo! Paghiamo il canone per vedere tutta l’estate le stesse cose", "Davvero…. dare le repliche di fiction o semplicemente dei film non sarebbe più serio?!?"

Domenica In, puntata 6 luglio 2025: cosa è successo

Il pomeriggio di Rai Uno comincia con un’immersione nel passato insieme a Renzo Arbore, intervista dell’ultima edizione già riproposta nella prima puntata del Best Of, segno che mancano idee in casa Rai. Arbore, infatti, racconta nuovamente che il padre voleva facesse il dentista come lui, ma – dopo aver ricordato la sua paura per gli aghi, dicendo che con il passare del tempo si è un po’ abituato a essi – aggiunge che quando si iscrisse alla facoltà di medicina, la prima cosa ‘un po’ forte’ che vide svenne e quindi il papà capì che non poteva fare quel lavoro: cambiò indirizzo e si laureò in giurisprudenza. Si prosegue parlando della sua carriera e di come negli anni sia riuscito a radunare tutti i personaggi più in vista di quel tempo: "Loro venivano in nome della radio, per amore e nostalgia. C’erano tutti". Si parla anche di Corrado: "Lo rimpiangiamo moltissimo, anche lui è partito dalla radio". Oltre Mike Bongiorno e Alberto Sordi, ricorda Gigi Proietti dicendo che "Con lui facevamo canzoni sceneggiate. Abbiamo fatto il night club, eravamo i sopravvissuti del night. Appena io dicevo una cosa, lui subito rispondeva. E’ nel mio cuore. È come se Gigi fosse vivo, ogni tanto penso a lui, è una persona straordinaria e un grande talento. ". Poi, rivolgendosi a Mara Venier, chiede di cambiare discorso: "Vabbè, non ne parliamo. Non mi far commuovere, perché la sua perdita è stata terribile quel giorno".

Stefano Tacconi a Domenica In

Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale, nell’aprile 2022 è stato colpito da un aneurisma cerebrale e oggi racconta cosa è successo il giorno in cui è stato male: "Ho fatto una serata con mio figlio e ho cominciato a sentire un po’ di mal di testa. Dopo pochi secondi sono entrato in coma, meno male che c’era Andrea. Mi ha salvato la vita. Mi sono svegliato dopo 15 giorni dal coma, nel giorno del mio compleanno. Cosa sono mia moglie e mio figlio per me? Ora li chiamo i ‘miei badanti‘". La Venier si commuove e, vedendolo un po’ agitato, prende la parola per rassicurarlo: "Stai tranquillo, qui sei a casa!", e l’ospite risponde: "Lo so". Dopo aver visto un video a lui dedicato, Tacconi è in lacrime perché in studio parte un lungo applauso, con standing ovation: "Stefano, Stefano!" urla il pubblico di Domenica In. Zia Mara si alza per raggiungerlo e abbracciarlo, dicendogli "Vieni qua", per poi aggiungere: "Tutto questo amore del pubblico è una medicina per il tuo morale".

Subito dopo arrivano la moglie Laura e il figlio di Stefano Tacconi, Andrea, in studio. Il giovane racconta la sua versione dei fatti su quanto accaduto quel giorno: "La mattina ha avuto il mal di testa un paio d’ore, poi in macchina si era addormentato, ma mi ha detto ‘andiamo comunque all’evento benefico, ce la faccio’. Il tempo di scendere dall’auto ed è svenuto, io l’ho preso al volo. L’istinto mi ha portato a metterlo nella posizione giusta. È stato difficile affrontare tutto questo". La moglie Laura ricorda che era il giorno del suo compleanno e che il marito non l’aveva chiamata per farle gli auguri, un evento che considerava "strano": "Poi è arrivata la chiamata della dottoressa dicendomi dell’Aneurisma e allora ho chiamato Andrea che mi ha detto che era gravissimo". I segnali del risveglio e il periodo in ospedale raccontati dalla moglie: "Andrea gli ha detto che la Juventus aveva vinto e lui ha alzato un dito. Sotto la finestra dell’ospedale c’erano tutti i tifosi con gli striscioni che urlavano il suo nome. Questa è una cosa che non si dimentica", dice in lacrime Laura. "È stato un lunghissimo percorso: 9 mesi ad Alessandria tra ospedale e riabilitazione, poi tre mesi a Milano" continua la moglie di Tacconi. L’ex portiere chiude l’argomento dicendo "Sono fortunato, mi hanno aiutato a capirlo le persone che stavano peggio di me in quell’ospedale".

Si passa a parlare del compianto Totò Schillaci, venuto a mancare lo scorso 18 settembre a causa di un tumore: "È il mio figlioccio. Vanno via sempre i migliori. Quando è arrivato era spaesato, io ero il capitano della Juventus. C’è stato subito un grande feeling, mi è venuto spontaneo dargli una mano in quel momento, lui era in difficoltà all’inizio perché non conosceva nessuno. Poi da lì è andato tutto bene. Noi dovevamo fare una serata venerdì sera e invece c’è stato il funerale. Mi mancheranno le nostre serate. Eravamo davvero amici, me lo portavo sempre con me". Scopriamo che l’ex portiere ed ex calciatore si sentivano ogni giorno e che Laura e Andrea, come lo stesso Tacconi, lo hanno sempre considerato "famiglia".

I Ricchi e Poveri a Domenica In da Mara Venier

Per quanto riguarda i Ricchi e Poveri, si inizia parlando della rinascita del gruppo dopo la partecipazione a Sanremo: "È successo che ci hanno menato!", dice ironico Angelo per spiegare questo ritorno così esplosivo, mentre Angela sottolinea: "È arrivata sulla nostra testa la polverina magica degli angeli!". Sotgiu poi afferma che all’inizio vivevano tutto con incoscienza, mentre "Ora siamo diventati più responsabili, siamo maturati. Ci divertiamo, non ci prendiamo mai seriamente, ci buttiamo in tutte le cose e come va va", aggiunge la Brambati.

Poi la conduttrice si sofferma sull’outfit (il fiocco rosso) usato per la prima esibizione sulle note di Ma non tutta la vita: "Angelo, sembri il Renato Zero degli anni ’70, sei impazzito!", ma lui spiega: "Ma io mi diverto a cambiare abiti, a vestirmi in modo particolare, anche un pigiama mi andrebbe bene". Angela interviene: "Io invece subito ho detto: ‘Io con quel fiocco non esco’, avevo paura di inciampare. Poi ho capito: con quel fiocco era come se fossimo un regalo per il pubblico". Angelo aggiunge: "La stilista Rebecca Baglini ci ha chiesto se volessimo metterci in gioco e detto che l’indomani tutti avrebbero parlato del nostro fiocco e così è stato. Abbiamo fatto le prove per camminarci dentro perché non volevamo sembrare dei pinguini, abbiamo chiesto poi di partire già posizionati sul palco".

Angela, poi, si sofferma sull’amore che i Ricchi e Poveri provano per il proprio pubblico, nonostante qualche sacrificio nel privato: "Noi abbiamo una devozione per il nostro pubblico, per noi è uno stimolo. Un po’ si perde, ma questa è la nostra vita e la famiglia ha capito. Siamo zingari, andiamo ovunque", e Angelo aggiunge: "Eravamo zingari, adesso siamo angeli!". Nel Best Of non viene mostrato, ma noi abbiamo pensato di ricordarvi un breve siparietto presente nell’intervista integrale, dove si parla dell’aria condizionata (troppo forte) in studio. In questa occasione la Venier chiede gentilmente di abbassare la temperatura – "Tra un po’ mi ritrovate stecchita… oppure portatemi un maglione, una sciarpa" – e Angela le vorrebbe dare la sua giacca (lei vorrebbe toglierla dall’inizio dell’intervista perché ha caldo, ma "la costumista poi mi sgrida se non la tengo"). La conduttrice risponde: "Grazie, ma non mi entra amore", e lei ribatte: "Ah, questa giacca non c’entra nulla con il tuo look", ma la Venier chiarisce: "No, è che non ci entro". Angela risponde: "Ah, non ti entra per le tet*e!", e scoppia la risata in studio. Poi la Venier chiede chi dei due abbia più ammiratori e Angela dichiara: "Per me lui, perché la donna giovane è attratta dall’uomo maturo e l’uomo maturo dalle giovani, perciò lui".

Carlo Verdone a Domenica In

Carlo Verdone invece parla della sua passione per la musica e in particolare per i Beatles: "Per comprare i loro dischi ‘rubavo’ i soldi a mamma, oppure li chiedevo a papà o usavo quelli che mi dava lo zio, ho fatto di tutto. Iniziai a collezionare tutti i 45 giri del gruppo". Poi aggiunge che il padre lo portò al primo concerto dei Beatles: "Fui bocciato al 4° Ginnasio più per una questione di condotta. Mio padre era arrabbiato e mi tolse la batteria. Lui si sentiva offeso, tradito, era un uomo molto disciplinato e avere un figlio bocciato per lui era un’onta. Due mesi dopo, Lui entrò nella mia camera e mi disse: ‘Nonostante tu sia un disastro dal punto di vista scolastico, penso che la cosa migliore sia farti capire che il mondo sta cambiando. Devo farti vedere una band che probabilmente cambierà la vita dei giovani’. Ero felice, lo abbracciai, ma mio padre era ancora arrabbiato: ‘Però devi passare l’esame!’. Quel giorno, al concerto dei Beatles, un uomo interruppe lo spettacolo per rubare il cappello di John Lennon e noi ci perdemmo gli ultimi 5 minuti (durava 40 minuti in tutto, ndr) del concerto. Mio padre disse: ‘Abbiamo visto un mondo che influenzerà tutte le arti. Stiamo assistendo all’inizio del cambiamento’".

Si cambia argomento, parlando di come l’attore si colloca nell’oggi: "Bisogna comprendere il periodo che stai vivendo. C’è sempre da osservare, analizzare e interpretare tic, ossessioni e tanto altro". Secondo l’ospite, lo stesso si dovrebbe fare nel proprio lavoro: "Oggi mi sembra che siamo tutti un po’ distratti, non capiamo nemmeno i problemi che hanno gli altri: dovremmo guardare di più alla gente. Noi, nelle commedie, dobbiamo cercare di portare la comicità e il meno bello, i momenti più faticosi. La mia sensibilità in questo senso deriva da un’educazione familiare, da un modo di affrontare la vita sempre attivo. Avevo una famiglia dinamica, piena di energia, cultura e anche buonsenso, era stimolante". Infine, Verdone, preso in contropiede da Mara Venier che ha già preparato tutto, si siede dietro a una batteria e accompagna l’orchestra in studio sulle note del brano Back in the U.S.S.R. dei Beatles e a fine esibizione dichiara: "Ho fatto un po’ de caciara. Scusatemi, non sono alla vostra altezza".

Serena Brancale a Domenica In

Poi è la volta di Serena Brancale, pronta a parlare di sé e cantare Anema e Core, brano presentato a Sanremo 2025: "Ho preparato Anema e Core per far sì che fosse la canzone giusta per tornare dopo 10 anni, ma non mi aspettavo questa esplosione, tanto successo. Di tutto il Festival, mi sono emozionata nel momento in cui ti ho conosciuta, perché mi sai di mamma… Ti ho fatta commuovere?" chiede a Mara Venier vedendola in lacrime. "Sì, quando mi hai detto ‘sai di mamma’, forse perché non hai più la mamma e io ho un istinto materno" risponde la Venier. La Brancale aggiunge: "Ho conosciuto tanti uomini durante quella settimana, ma quando sei arrivata tu e mi hai abbracciato, ho pensato: ‘Ma questa è la mamma’, questa ha un grande cuore". Mara Venier, visibilmente commossa, la ringrazia: "È la cosa più bella che mi sia stata detta".

Dopo il momento emozionante, la Venier introduce un evento drammatico della vita della Brancale, ovvero la perdita della madre: "Sono sempre stata la preferita di mamma, ero quella che imparava tutto in poco tempo. Lei era così divertita dal mio mondo e dal mio gioco di voci. Portavo tante felicità a casa, ero quella più libera e spero di rimanere così, incosciente, sia per lei che per me. Non voglio togliere la parte più buffa. A volte mi guardo fare certi video e mi dico ‘quanto sono scema’." dice l’ospite. Si passa a parlare del primo Sanremo nella categoria Nuove proposte, con una canzone che ‘non è stata capita’, Galleggiare: "All’epoca io ero sola a scegliere tutto, ho proposto questo brano. Dopo Sanremo, io ho odiato il mondo jazz e mi sono allontanata da tutto ciò che era di nicchia, poi ho fatto pace con il genere ed è arrivata Anema e Core. Mi sono presa una rivincita". Infine, la cantante torna al suo esordio al cinema al fianco di Luigi Lo Cascio, e confessa: "Mi sono innamorata di Luigi Lo Cascio, ma lui non l’ha mai saputo".

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