Con il cuore nel Nome di Francesco, Carlo Conti costretto a confessarsi e Marcella Bella lo punge: "Non me lo fa fare"
Nella puntata del 24 maggio di Con il cuore nel Nome di Francesco, non mancano momenti importanti, ma anche un po' di leggerezza in musica: cosa è successo
Nella prima serata di Rai Uno del 24 maggio 2025, Carlo Conti conduce Con il cuore nel Nome di Francesco, un evento benefico di solidarietà dei Frati del Sacro Convento di Assisi che, da più di 20 anni, aiuta e sostiene chi soffre e chi si trova in difficoltà, e ricco di ospiti. Tra questi, Lucio Corsi, tornato dall’esperienza all’Eurovision Song Contest 2025, e Arisa. Tra gli altri artisti citiamo Simone Cristicchi e i Coma Cose, ma anche Gabriele Cirilli, che propone due momenti comici sulla famiglia, Marcella Bella e Settembre. Ecco cosa è successo nel corso della serata in diretta da Assisi, dove non mancano ricordi su Papa Francesco.
Con il cuore nel Nome di Francesco, puntata 24 maggio 2025: cosa è successo
Arisa apre la serata di beneficienza con la sua meravigliosa voce da usignolo – canta Fratello Sole, sorella Luna – e un abbigliamento total black adatto all’occasione, sobrio. Poi arrivano Lucio Corsi e Tommaso Ottomano per cantare Cosa faremo da grandi. Una volta finita la performance, non manca una domanda sull’Eurovision Song Contest 2025 che riguarda l’uso dell’armonica sul palco: "Lo abbiamo fatto per divertimento personale. Quando siamo sul palco ci piace anche suonare. Sanremo per l’Eurovision è servita come scuola, ti forma!". Il cantautore spiega anche il significato del brano proposto in diretta: "Parla di un modo di vivere che credo possibile, ovvero quello di non dover per forza puntare a linee di traguardo, ma trovare la felicità nell’attraversare linee di partenza, che sono diverse. Possono esserci anche degli obiettivi ma non bisogna raggiungerli per forza per essere felici".
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsAppPoi assistiamo all’esibizione sulle note di Volevo essere un duro e al termine Carlo Conti legge il numero 45515 cantando a ritmo di quest’ultimo brano: "Sei nella band!" dice Corsi prima di lasciare il palco. Subito dopo Padre Gabriel prende la parola in videocollegamento per parlare della situazione a Gaza: "Purtroppo non migliora, non ci sono altro che bombardamenti, morti, distruzione e feriti. Soltanto i bambini morti sono 17mila. Noi aiutiamo migliaia e migliaia di persone. Ora ci sono 500 rifugiati qui". Subito dopo salgono sul palco i Coma Cose con Cuoricini e Gabriele Cirilli, che racconta la volta in cui ha incontrato Papa Francesco insieme ad altri comici per un evento tenutosi un anno fa: "Quando ho stretto la mano a Papa Francesco, mi sono emozionato perché mi ha sorriso. Ridere è importante, soprattutto in famiglia".
Si passa all’ospitata di Simone Cristicchi che canta la canzone sanremese Quando sarai piccola. Sul brano dice: "Credo sia una canzone francescana perché parla del senso di cura e dell’attenzione verso il debole, alle persone in difficoltà", e poi non manca di pronunciare un pensiero da lui scritto su Bergoglio che inizia con queste parole: "Io Francesco lo amo perché è di tutti e lo odio perché non è per tutti". Carlo Conti, in seguito, si prende qualche secondo per fare i complimenti al Napoli per lo scudetto vinto ieri, "indipendentemente dal tifo". Si prosegue con Marcella Bella che canta Montagne Verdi, palesemente in playback, nella versione da stadio ed è diventata l’inno del Bayern Monaco: "Ma io la dedico al Bayern Monaco e a tutte le squadre d’Italia". Questo nuovo ritmo però non convince tutti gli utenti del web: "Ma cos’è sta roba? Come si fa a rovinare una canzone come Montagne Verdi con autotune e questi unz alla Gabry Ponte?", "Accendo la tv e trovo dei frati francescani che battono le mani a tempo di Marcella Bella che canta Montagne verdi remix techno in playback…".
Non sentiamo invece Pelle Diamante e l’artista ne svela il motivo dicendo che Carlo Conti "Non me la fa cantare perché c’è una parolaccia ("Stron*a, ndr)". Il conduttore non smentisce, ma dice di avere in mente per lei un brano scritto da Gianni Bella – lei ringrazia per quella grande emozione vissuta al Festival di Sanremo, dove il fratello è stato invitato come ospite all’Ariston – e Adriano Celentano. Poco dopo Conti, insieme al padre Enzo Fortunato, ricorda il giorno in cui ha chiesto a Papa Francesco di mandargli un messaggio da mostrare durante la kermesse musicale tramite una lettera: "Vi potete immaginare la mia gioia. Il messaggio iniziava con Ciao Carlo".
Torna in scena Arisa e sono brividi con Meraviglioso amore mio. Quando il conduttore le porta un foulard, lei ne resta colpita e poi confessa: "Pensavo che mi volessi fare uno scherzo!" Subito dopo, prima di lasciare il palco, ricorda il numero 45515 e aggiunge: "Tatuatevelo!" Intanto un utente sui social chiede a Conti di prendere in considerazione Arisa per il prossimo Sanremo: "Carlo porta Arisa a Sanremo, lo merita". Sale sul palco di Con il cuore nel Nome di Francesco pure Rocco Hunt con Mille vote ancora. Non manca un commento sullo scudetto al Napoli: "Da campano, ho festeggiato, è un orgoglio per tutto il sud. Sono felicissimo, e poi i napoletani se lo meritano perché sono un popolo che ha sofferto di tantissimi pregiudizi e finalmente si stanno levando schiaffi dalla faccia, come si dice".
A seguire vediamo Settembre, rivelazione di Sanremo Giovani, che si esibisce sulle note di Vertebre, mentre Amara e Simone Cristicchi portano in scena una performance da standing ovation e subito dopo la cantante, spinta da Carlo Conti, ricorda il primo incontro con il cantautore: "Tu lo sai come ci siamo conosciuti, sei come Francesco: fai i miracoli! Mi hai invitato qua ad assisi e c’era anche lui, così ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a collaborare. Credo che le anime complementari sulla Terra prima o poi si incontrino". Carlo Conti, poi, svela che Paolo Brosio lo ha obbligato a fare una cosa particolare prima della puntata: "Mi ha obbligato oggi a confessarmi per forza". Brosio sottolinea: "Lui non voleva, diceva che doveva andare su a lavorare e gli ho detto: ‘Leva 4 minuti alla Rai e dalli a Gesù, confessati!’" Conti dice che, alla fine, lo ha ‘preso per un orecchio‘ e lo ha fatto confessare, ma Brosio spiega: "Qui sotto, perché c’è l’indulgenza plenaria oggi".