"Chi l'ha visto?" (2 luglio), cosa è successo: l’impronta 33 che scagionerebbe Sempio e le nuove balle Kaufmann
Nella puntata di mercoledì 2 luglio, Federica Sciarelli punta i riflettori sul caso di Garlasco e sul delitto di Villa Pamphili: ecco cosa è successo
Nuovo mercoledì, nuovo imperdibile appuntamento con Chi l’ha visto? La storica trasmissione di Rai Tre guidata da Federica Sciarelli, anche nella puntata del 2 luglio 2025, propone al pubblico inchieste e approfondimenti sui più oscuri casi di cronaca, ma anche sui tanti casi di persone scomparsa in tutta Italia, lanciando appelli all’attivissima community che, più di una volta, si è rivelata decisiva per contributi importanti dati alle varie indagini in corso.
Chi l’ha visto? I casi della puntata di mercoledì 2 luglio 2025
E’ il caso della terribile vicenda dei corpi di mamma e figlia ritrovati a Villa Pamphili circa tre settimane fa. Questa sera Federica Sciarelli svela come è andata l’udienza per l’estradizione di Francis Kaufmann, l’uomo accusato di aver ucciso la figlia e sospettato della morte della mamma che davanti alla magistratura greca ha detto di non poter essere instradato in Italia perché maltrattato dalla polizia e minacciato di essere consegnato alla mafia. Una delle tante balle di questo crudele personaggio, a cui però la corte di Larissa nn ha abboccato, decidendo per l’estradizione che avverrà tra il 12 luglio e il 21 luglio. Ma nell’ampio spazio dedicato al caso Sciarelli torna sul suo aspetto più delicato, ovvero indagare quale responsabilità ci possano essere tra le forze dell’ordine che, pur allertate per ben tre volte, non hanno mai fermato Kaufmann lasciandolo di fatto libero di portare a termine il suo piano criminale.
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Entra nel canale WhatsAppL’inquietante scomparsa di Loredana con i due figli piccoli
La puntata di Chi l’ha visto? di mercoledì 2 luglio inizia però con un’altra storia, il caso di una donna di Livorno, Loredana, scomparsa con i due figli piccoli, che prima di far perdere le sue tracce ha venduto tutto quello che aveva. L’ultima volta che una cella ha attaccato il cellulare della donna, lei si trovava a Torino dove era andata a trovare una coppia di amici per chiedere loro un prestito che non ha ricevuto. A lanciare l’appello per ritrovarla, il papà del figlio più grande, di nove anni. La donna, che è rumena, ha chiamato poco tempo fa il padre in Romania, esternando quello che Federica Sciarelli definisce "brutti pensieri".
Un’altra scomparsa misteriosa è quella di Mauro, il marito di Claudia, che lancia l’appello per ritrovarlo. L’ultima volta che una telecamera di video sorveglianza lo riprende sono le 15 nel porticato sotto casa, poi alle 15.15 va al suo negozio di informatica, esce alle 16, lascia tutto lì, compresi gli occhiali, il portafoglio, i documenti, le chiavi, il telefono, e sparisce.
Caso Liliana Resinovich: l’intervista a Sebastiano
Per il caso Resinovich, in collegamento con lo Federica Sciarelli c’è il fratello di Liliana, Sergio. L’avvocata di Sebastiano Visentin al momento indagato per l’omicidio di Liliana, chiede che si facciano tutti gli accertamenti. Il fratello ricorda tutti i passaggi seguiti dall’inchiesta che ha portato al nome di Visintin come indagato, soprattutto ricordando la nuova autopsia che ha smentito la precedente, ed ha stabilito che la povera Liliana potrebbe essere stata assassinata, escludendo il suicidio.
Poi va in onda un’intervista a Sebastiano Visintin che si dice "sbigottito di fronte all’accusa di essere l’assassino di Liliana. Sono rimasto veramente devastato, ho passato giorni duri e difficili". E ovviamente nega ogni accusa, non solo quella dell’omicidio, ma anche di essere l’ipotetico mandante della sua morte. Il marito ricorda che non si è particolarmente allarmato in un primo momento della scomparsa della donna. Dice poi che nel racconto mediatico non riconosce la moglie: "Per me è quella di questi 33 anni che abbiamo passato insieme". E dice "io non ho la minima idea di cosa sia successo e come sia morta Liliana". I suoi consulenti invece, sostengono ancora la tesi del suicidio e lui dice "anch’io non avevo altre alternative da pensare". A chi lo accusa, in particolare ai parenti della moglie, Visintin risponde: "Io non ho niente a che fare con la morte di Liliana. Sono sereno e tranquillo". Poi racconta: "Mi manca molto Liliana, stare a casa, guardare la tv, i viaggi, tutto" e chiude: "Non ho fatto assolutamente niente a Liliana".
Federica Sciarelli chiede al fratello di Liliana cosa ne pensa di Sterpin e lui dice: "Io gli ho detto che non ha mostrato rispetto per Liliana, lui mi ha detto che ha mostrato i loro messaggi per far capire la situazione. Sebastiano invece che chiede rispetto, non ha avuto rispetto per Liliana o per i miei genitori. Io sono sicuro che lui sa cosa è successo".
Garlasco: le novità sull’omicidio di Chiara Poggi
In chiusura di puntata si passa a parlare di Garlasco e del caso dell’omicidio di Chiara Poggi. Ospite in studio, l’avvocato di Alberto Stasi, De Renzis e in collegamento, l’avvocato Lovati, difensore dell’attuale indagato Andrea Sempio, Si parte parlando dell’Estatè dov’era il dna di Stasi e non quello di Sempio: "Non hanno trovato il dna di Sempio da nessuna parte e abbiamo dimostrato che l’impronta non era di Sempio quindi io mi chiedo perché Sempio sia ancora indagato, non c’è niente" dice Lovati. Si tratta della seconda prova regina (dopo quella del dna sulle unghie della vittima), quella dell’impronta che veniva attribuita a Sempio e, in questa consulenza di parte, della difesa e della famiglia Poggi, viene smentita. "E’ stato fatto terrorismo psicologico" afferma Lovati. L’avvocato De Renzis spiega: "Si tratta di consulenze di parte. Dall’altra parte abbiamo i Ris che affermano che quell’impronta sia di Sempio. Credo che siano risultati di parte, sarei più cauto al momento".
Si torna poi di nuovo a parlare della spazzatura, quella con il Fruttolo, la banana e l’Estatè, su cui c’è il dna di Stasi dice Federica Sciarelli. "Lui l’Estatè non lo cita mai", sottolinea. L’avvocato De Renzis dice che questo dato cozza contro la ricostruzione accusatoria. Ma "se anche ci fosse il dna di Stasi poteva risalire a giorni prima". Poi la conduttrice dice che uno spettatore ha notato, in una foto della casa di Chiara, che per terra, davanti alla tv, c’è una playstation, dettaglio finora, pare, trascurato.
Poi l’intervista a Mattia Capra, amico di Sempio e di Marco Poggi, che ha detto anche di essere stato sentito dagli inquirenti. Poi si parla di un altro amico della comitiva di Marco Poggi, Alessandro Biasibetti, oggi frate che però dice: "Fate bene il vostro lavoro, e prego per voi". Niente di più.