Lucio Corsi, l’exploit all’Eurovision e quella ‘diversità gentile’ che l’ha rilanciato (nonostante il rischio squalifica)
Il cantautore ha già spiazzato il pubblico di Basilea con un'esibizione fuori dalle regole (in tutti i sensi). E ora i bookmakers potrebbero finalmente ricredersi.
Si è vista tanta Italia, agli Eurovision di Basilea. Ma soprattutto abbiamo assistito all’ennesima esibizione fuori scala di Lucio Corsi. Astro nascente della musica nostrana, il cantautore ha brillato con il solito piglio da trasformista navigato, sul palco dell’Eurovision così come era accaduto a Sanremo. Ma ad attirare l’attenzione è stata soprattutto la sua ‘diversità’, musicale e caratteriale. Quella di una ‘mosca bianca’, che ha riportato la musica d’autore al centro di una kermesse tutta suoni, luci e spacconate. E pazienza se per farlo sono serviti strappi alla regola – come la scelta di suonare dal vivo con l’armonica, punibile (secondo esperti) con la squalifica. Lucio Corsi è anche questo. Unico e privo di compromessi. Vediamo qui sotto tutti i particolari.
Lucio Corsi, l’exploit all’Eurovision e quella ‘diversità’ che l’ha rilanciato
Lucio Corsi vola in finale e gli scettici, che alla vigilia lo avevano snobbato, stanno a guardare con ammirazione. Perché il talento emerso dalla bolgia di Sanremo ha già dimostrato, ancora prima che il sipario si chiuda sugli Eurovision, una pasta tutta sua. Che a dispetto delle attese potrebbe valergli anche un risultato inatteso nella finalissima.
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Entra nel canale WhatsAppCorsi non ha fatto nulla di diverso, in realtà, da quanto programmato. Ha suonato l’armonica, contravvenendo con un ghigno al regolamento, che vieterebbe di suonare musica dal vivo (ebbene sì, a un Festival musicale). E poi si è pitturato il viso di bianco, sulla scia di Bowie anche grazie a un costume colorato ed efficace. Ma nel chiasso, nelle luci, e nella prevalenza di elettronica pop, la diversità di Lucio è emersa soprattutto grazie al suo portamento. Leggero, per così dire. Con una canzone prettamente cantautorale, con strumenti semplici. Con pochi elementi usati in funzione dello stile.
Il segreto dietro la formula vincente di Lucio Corsi
Ecco perché, dunque, i bookmakers potrebbero iniziare a rivedere le chance del talento italiano. Alla vigilia degli Eurovision, Lucio Corsi aveva ottenuto quotazioni deludenti, forse per il maggior rumore fatto da artisti come Tommy Cash, fenomeno social di questa kermesse. Ma è bastato il lampo di un’esibizione a dimostrare che il cantautore Corsi può competere, eccome, e chissà anche in un contesto che sembra agli antipodi del suo stile musicale. Anche qui, dopotutto, sta la grandezza di chi gioca semplice.
Lucio Corsi ha saputo inserirsi in un mondo non suo. Senza però cambiare, che è già un piccolo miracolo. E stonare tra i partecipanti gli ha permesso di emergere facilmente. Vedremo adesso se il gradino più alto del podio sarà alla portata. Ma quel che conta, ora, è il futuro luminoso. Non con la faccia da duro. Ma con tanto coraggio e un pizzico di sana follia.