Perché Jason Priestley ha rinnegato Beverly Hills 90210

L'interprete dell'indimenticabile Brendon Walsh ha parlato della sua esperienza nella serie tv diventata un vero e proprio fenomeno globale

Fonte: Screenshot

Per i millennials quello con Beverly Hills 90210 era un appuntamento che non si poteva perdere per nessun motivo al mondo: tra il 1990 e il 2000, non c’era adolescente che non sognasse una vita come quella di Brendon e Brenda Walsh o degli altri protagonisti della serie tv che ha senza dubbio segnato un’intera generazione. E ora, 22 anni dopo la messa in onda dell’ultima stagione, Jason Priestley è tornato a parlare dello show che l’ha reso famoso in tutto il mondo.

Jason Priestly (alias Brendon Walsh) parla di Beverly Hills 90210

Intervistato da Vanity Fair, l’interprete di Brendon Walsh ha parlato del suo rapporto di amore e odio con il suo personaggio: il classico bravo ragazzo, bravo a scuola, popolare ma mai sopra le righe, con il sorriso sempre stampato sul viso. Tutto l’opposto (ovviamente) rispetto al bad boy Dylan McKay, interpretato dall’indimenticato Luke Perry. Un personaggio, quello di Brendon, che è stato cucito addosso a Jason Priestly quando aveva soltanto 21 anni, e che ne ha segnato per sempre la vita e la carriera. "Ero giovanissimo e terrorizzato all’idea che, una volta che Beverly Hills avesse chiuso i battenti, anch’io mi sarei giocato la carriera e sarei finito nel dimenticatoio o relegato per sempre nel ruolo di Brandon. Quando la trama ha preso una virata da soap ho capito che era arrivato il momento giusto per mollare, e da allora mi sono concentrato attivamente a scegliere progetti che fossero lontanissimi da lui", ha raccontato l’attore durante l’intervista, rivelando quindi il motivo per il quale ha deciso di lasciare per sempre la serie dopo la nona stagione.

Dopodiché, una domanda scomoda: ha mai rinnegato il ruolo di Brendon Walsh? "In un certo senso, ma solo per proteggermi. Non potrò mai dimenticarlo né manifestare altro che non sia pura gratitudine per quell’opportunità che all’epoca aveva del pionieristico. Nessun’altra serie tv era diventata un fenomeno globale, figurarsi poi una per il pubblico giovane. Soprattutto nelle prime stagioni aveva un’impronta sociale fortissima e toccava tematiche serie e capaci di fare la differenza". Una risposta sincera da parte di Priestley, che ha scelto di allontanarsi dal personaggio che l’ha reso famoso per non rimanerne incastrato per il resto della sua vita, ma che non smetterà mai di ringraziare per tutto ciò che gli ha dato.

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