Garlasco, l’ex carabiniere e il dubbio sulle prove sparite: “Chi me lo garantisce?”, l'affondo in diretta tv

L’ex comandante Francesco Marchetto ha sollevato nuovi dubbi sulla presunta scomparsa di alcune prove e sul fascicolo risalente alle prime indagini

Il delitto di Garlasco continua ad animare il dibattito pubblico anche e soprattutto in tv. Nella puntata di ieri lunedì 4 agosto 2025 di Filorosso, infatti, è intervenuto a gamba tesa anche l’ex carabiniere di Francesco Marchetto. L’ex comandante ha sollevato nuovi dubbi sulle indagini condotte dopo l’omicidio di Chiara Poggi (prima della riapertura del caso) denunciando la presunta scomparsa di alcune prove. Scopriamo cos’è successo e tutti i dettagli.

Delitto di Garlasco, l’allarme dell’ex comandante dei carabinieri: "Se le prove fossero sparite?"

Il delitto Garlasco continua a catalizzare l’attenzione mediatica del Paese e ieri lunedì 4 agosto 2025 a Filorosso si è tornati a parlare proprio degli ultimi sviluppi del caso di cronaca più discusso degli ultimi anni. Dopo la previsione sulla fase calda delle indagini, nella puntata di ieri del talk show condotto da Manuela Moreno in prima serata su Rai 3 è tornato a parlare l’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, ma non solo. Sulla vicenda è intervenuto infatti anche Francesco Marchetto, ex comandante dei carabinieri di Garlasco.

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"Chi mi garantisce che tutte le prove siano ancora agli atti?" ha azzardato Marchetto, sollevando enormi perplessità sulla qualità delle indagini portate avanti dopo l’omicidio di Chiara Poggi del 13 agosto del 2007. Stando alle parole dell’ex carabiniere, infatti, si potrebbe dubitare anche della scomparsa di alcune prove e sulla completezza del fascicolo: "E se invece fossero sparite? Chi le ha fatte sparire? Perché?". Marchetto non ha fatto nomi né puntato il dito contro qualcuno, limitandosi a sottolineare come la Procura di Pavia dovrà darsi parecchio da fare per fare chiarezza una volta per tutte sul colpevole o, ovviamente, i colpevoli.

"La Procura, sulla base di nuovi indizi, sta verificando se sulla scena del crimine potesse esserci qualcun altro oltre a Stasi" ha spiegato l’ex comandante alludendo ovviamente all’ormai famigerata impronta 33 attribuibile a Ignoto 3 e forse ad Andrea Sempio. Marchetto si è detto fiducioso: "A differenza di tante altre cose, su Ignoto 3 possiamo ancora lavorare. Secondo me si arriverà a capire chi è". Nessun commento, invece, sulla posizione di Alberto Stasi: "Sta scontando la sua condanna, va escluso dal discorso". In attesa dell’esito dell’incidente probatorio che arriverà in autunno, dunque, il dibattito intorno al caso Garlasco non sembra destinato a placarsi.

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