Roma, 5 mag. (askanews) - E' la più comune malattia infiammatoria della pelle, solo nel Lazio sono circa 500.000 le persone colpite da dermatite atopica, patologia invalidante molto diffusa in età pediatrica ma che colpisce sempre più gli adulti nel pieno della loro vita sociale e professionale.
Oggi, grazie a un approccio sempre più multidisciplinare, ambulatori specializzati e terapie di nuova generazione, è possibile agire rapidamente sia sul prurito che sulle lesioni cutanee. E' stata appena approvata da Aifa ed è già disponibile nella regione Lazio "Upadacitinib", terapia innovativa che si assume una volta al giorno per via orale.
Ketty Peris, Professore Ordinario di Dermatologia e Venereologia, Direttore della Unità Operativa Complessa di Dermatologia dell' Università Cattolica del Sacro Cuore:
"La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica recidivante che è caratterizzata da lesioni rosse soprattutto sulle braccia ma anche sulle gambe e sul volto, molto spesso lesioni che sono intensamente pruriginose e che hanno un forte impatto sulla qualità di vita del paziente. Le nuove terapie sono molecole completamente diverse da quelle che avevamo a disposizione, un po' più datate, sono terapie altamente efficaci in un breve periodo di tempo. Quindi sono farmaci davvero che nelle forme moderate severe di malattia fanno star bene il paziente nell'arco a volte anche di pochi giorni o un paio di settimane al massimo. Influisce su tutti gli aspetti della vita del paziente, perché la dermatite atopica si associa sempre ad un prurito molto intenso, a volte incoercibile e questo a sua volta ha un impatto enorme sulla vita del paziente perché non lo fa dormire non lo fa concentrare che sia studio che sia lavoro lo inibisce nelle sue attività sportive e sociali e quindi tutto questo conseguentemente viene diciamo tanto migliorato o azzerato quando parliamo di sintomi quindi il risvolto è su tutti gli aspetti della vita del paziente
Giovanni Pellacani, direttore della Clinica dermatologica del Policlinico Umberto I - Roma: "È un prurito che stimola anche le vie e le fibre nervose del dolore, che dà una sensazione di obbligatorietà, di costrizione e di non abbandono della persona. E oltretutto è un prurito che si manifesta in modo intenso anche durante il sonno, le ore notturne, per cui il paziente non solo si può svegliare, ma continua a grattarsi anche di notte mentre dorme e quindi ha sempre questo senso di impellenza, di iperattività che chiaramente nel tempo altera anche l'atteggiamento psicologico".
Luca Bianchi, Responsabile della Unità di Dermatologia della Fondazione Policlinico Tor Vergata - Roma: "Questo nuovo farmaco è uno di questi nuovi farmaci definiti come piccole molecole che vanno ad agire bloccando le vie infiammatorie intracellulari. Sul sintomo del prurito è un farmaco estremamente celere: addirittura a uno o due giorni dall'inizio della terapia il paziente già trova giovamento. Ovviamente la risoluzione, il controllo della dermatite richiederà più tempo ma poter dire al paziente: lei potrà dormire , non dovrà grattarsi e già qualcosa che ha un ottimo riscontro".