La Rai ‘cancella’ Sanremo, la mossa che cambia il Festival: tre nomi registrati (uno è sorprendente)
Viale Mazzini non sembra intenzionato a stare a guardare. Depositati alcuni 'marchi' nuovi per il Festival del futuro. E resta in piedi l'ipotesi di un cambio location.
Trema Sanremo e il futuro del Festival resta incerto, viste le recenti mosse Rai per ‘proteggere’ la kermesse canora da eventuali scippi. Almeno per il 2026, la manifestazione non cambierà, ma Viale Mazzini pare aver depositato alcuni nomi rivoluzionari che sarebbero indizi (clamorosi) su una possibile ristrutturazione dell’evento. Quanto alla location, resta in bilico la città ligure, soprattutto per via delle nuove richieste economiche del Comune e di un teatro, l’Ariston, che appare sempre più datato e scomodo. Vediamo tutti i dettagli qui sotto.
Sanremo, la ‘mossa’ sui nomi della Rai e il futuro (incerto) della kermesse
Carlo Conti può stare tranquillo, ma solo per quanto riguarda il 2026. Infatti il futuro a lungo termine del Festival di Sanremo è tutt’altro che certo. In primo luogo, spaventa la mossa della Rai riportata da un’indiscrezione recente. La rete pubblica avrebbe infatti depositato in sordina tre nuove domande di registrazione marchio: "Festival Rai della Musica Italiana", "Il Festival della Rai" e soprattutto "Italian Song Contest Rai", quello più rivoluzionario che darebbe alla manifestazione un respiro internazionale in stile Eurovision. Nessun riferimento a Sanremo, dunque. Un dettaglio che fa presagire un divorzio in arrivo con la città da sempre sede della storica manifestazione.
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Entra nel canale WhatsAppQuanto alla dicitura "Italian Song Contest Rai", la terza tra quelle citata, si può ricavare un altro elemento cruciale per capire le intenzioni di Viale Mazzini. Insomma, la Rai potrebbe avere in mente una kermesse totalmente nuova, dal respiro internazionale, modellata sull’Eurovision Song Contest. E non è detto che non si tratti di una gara a sé stante, separata rispetto al solito Festival di inizio anno.
I problemi Rai con la città di Sanremo e l’ipotesi trasloco
Tornando alle certezze, sappiamo per adesso che il Comune di Sanremo ha chiesto alla Rai un contributo economico doppio per il futuro. Vale a dire 1 milione di euro in più, a cui si aggiungerebbe anche una quota sugli introiti pubblicitari. Una pretesa, questa, che ha già messo in allarme i piani alti della rete pubblica, spingendo qualcuno – lo si evince anche dai nomi depositati di recente – a ripensare in fretta la kermesse canora del futuro.
In più, preoccupa lo stato del Teatro Ariston. Che viene considerato troppo piccolo, per nulla flessibile e complesso dal punto di vista logistico. Ecco perché, come si anticipava già giorni fa, l’idea parallela sarebbe di spostare il Festival Sanremo a un’altra città. Con candidati di peso come Sorrento, Viareggio, Rimini e persino il Gargano in Puglia. In alternativa, c’è anche chi ipotizza un nuovo format itinerante, che preveda un trasloco ogni paio d’anni. Ma tutte le ipotesi restano aperte a questo punto dei giochi. E per la città dei fiori, purtroppo, questa non è una gran bella notizia.