Raoul Bova è malato e tormentato nel film su RaiPlay, sicuramente non l'hai mai visto così
In streaming una straziante pellicola basata su una storia vera, incredibilmente dimenticata da tutti ma che va riscoperta e rivista
Nel catalogo di RaiPlay si trova in streaming un film italiano drammatico che, all’epoca, è passato sotto silenzio: La fiamma sul ghiaccio, con Raoul Bova e Donatella Finocchiaro. Alla regia Umberto Marino, sceneggiatore e autore teatrale. Uscito nel 2005, è tratto da una storia vera, letta su un articolo di cronaca. Racconta di due anime tormentate che si incontrano in un luogo inatteso: un dipartimento di salute mentale a Roma. Nel cast anche Max Giusti, Paolo Calabresi, Simona Nasi e Francesca Vettori.
Di cosa parla la trama di La fiamma sul ghiaccio?
Fabrizio (Bova) è un professore di matematica affetto dalla sindrome di Asperger e che vive chiuso nelle sue ossessioni. Caterina (Finocchiaro) è una senzatetto malata di schizofrenia e con un passato di abusi. Il loro amore non è una favola. È una ferita aperta, è sofferenza ma anche necessità, paura e speranza. Il titolo riprende alla perfezione ciò Fabrizio e Caterina sono l’uno per l’altra: lei è la fiamma e lui è il ghiaccio. Due elementi che si consumano a vicenda quando entrano in contatto.
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Entra nel canale WhatsAppUn film scomodo e dimenticato
La fiamma sul ghiaccio, in streaming su RaiPlay, è stato girato tra Torino (Politecnico) e la Valle di Comino, tra Casalvieri, Settefrati e il suggestivo Santuario di Canneto. l Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo ha riconosciuto come film d’interesse culturale nazionale e ha partecipato al Moscow Film Festival. Non si capisce tuttavia come mai oggi nessuno ne parli. Ha lasciato un segno pur senza finire in documentari, programmi scolastici o senza dare il là per eventuali imitatori. La fiamma sul ghiaccio è scomodo forse perchè racconta la marginalità, il disagio psichico, l’incapacità di amare. E lo fa senza giudizi, senza melodrammi.
La regia alterna realismo e visioni, spezzata da visioni, sogni febbrili e dialoghi rotti. Non è un film facile. Non è per tutti. Ma è uno di quei film che dà la necessaria scossa.