Il Volo - Tutti per uno, le pagelle: Lorella Cuccarini sfotte Ignazio (8), Morandi in difficoltà (6), Ginoble non controlla l’ego (5)

Nella puntata del 26 maggio, tanti artisti sul palco e momenti divertenti con Ignazio e Cuccarini, ma anche omaggi ad artisti come Carrà e Pino Daniele: pagelle

Nella puntata del 26 maggio 2025 de Il Volo – Tutti per Uno: viaggio nel tempo, il secondo concerto del trio composto da Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone, registrato a Mantova e in onda su Canale 5, non mancano grandi ospiti, omaggi commoventi e momenti più leggeri. Tra i primi ricordiamo Marco Masini, Antonello Venditti, Fiorella Mannoia, Noemi e Gianni Morandi. Le risate invece sono affidate a Enrico Brignano, mentre il trio, che ha scelto Lorella Cuccarini come madrina della serata, rende omaggio ad artisti del calibro di Raffaella Carrà e Pino Daniele, tra gli altri. Ecco le pagelle (personalissime) della puntata del 26 maggio 2025 de Il Volo – Tutti per Uno: viaggio nel tempo.

Il Volo – Tutti per Uno, puntata 26 maggio 2025: le pagelle

Ignazio Boschetto si mette in gioco (più degli altri), voto 9: si merita una piena promozione dopo l’esibizione sulle note della colonna sonora in Grease con Lorella Cuccarini. Diversamente dai suoi compagni d’avventura, Ignazio diverte e non ha paura di mettersi in gioco rischiando di sembrare infantile agli occhi della gente. Questo perché, a nostro avviso, è l’unico abbastanza sicuro di sé da riuscire a non prendersi troppo sul serio e portare avanti così teatrini pieni di battute, espressioni buffe e piccoli imprevisti (come i pantaloni durante il Tuca Tuca). E, infatti, non si limita sul palco: lui esagera e fa bene, perché i siparietti funzionano proprio per questa sua spontaneità e audacia. Lui, infatti, dà l’impressione di essere rimasto lo "scapestrato" – come l’aveva definito settimana scorsa Antonella Clerici – di un tempo, ed è bello che non abbia ancora perso, crescendo, questo lato di sé.

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L’omaggio a Pino Daniele, voto 8: non manca, tra i momenti più commoventi della serata, un omaggio al compianto Pino Daniele, scomparso 10 anni fa e che Ignazio Boschetto ringrazia per avergli fatto vedere, con la sua musica, i suoi mille colori. Questo dolce ricordo si conclude con Ignazio che canta Quando in ‘duetto’ con l’artista, ovviamente tramite un video di una sua esibizione mostrata sullo schermo: le due voci si alternano e ne esce una performance da brividi e rispettosa.

Lorella Cuccarini allegra e travolgente, voto 8: vulcanica fin dai primi secondi, arriva sul palco con un sorriso che riscalda i cuori e spontaneità da vendere, sfoggiando un’eleganza senza tempo e professionalità. Non solo, perché sfotte Ignazio – mentre lui insiste nel ricordare che ha fatto anche ‘La notte vola’ – dicendo a Gianluca e Piero: "Voi mi dovete spiegare che cosa gli è successo! Ho capito che ti piace!" e sta al gioco per tutto il tempo, puntualizzando inoltre (anche se poi è la verità, ndr) che il modo in cui fa il gesto simbolo del brano è sbagliato. In seguito, quando Boschetto prende la chitarra e improvvisa proprio questa canzone, lei comincia a cantare e coinvolge il pubblico invitandolo a unirsi a loro con una tale energia che diventa difficile non ascoltarla. Insomma, sono momenti allegri e divertenti che danno ritmo, riempiono il cuore e tengono alto l’umore, in particolare quando assistiamo a una parte della scena finale di Grease con Boschetto.

Il ricordo di Raffaella Carrà, voto 8: tra i momenti più belli della serata c’è senza dubbio il momento in cui il trio e Lorella Cuccarini rendono omaggio a Raffaella Carrà, prima ricordando che è stata un’icona e simbolo di libertà ed emancipazione: "Ha anticipato i tempi e sfidato ogni tabù. Poi ha insegnato alle donne a non chiedere più il permesso. Ci manca tantissimo, ma la sua assenza fa ancora rumore" ricorda la Cuccarini. Poi cantando "Rumore", tra i brani più celebri dell’artista. Un ricordo rispettoso, delicato e sobrio, ad eccezione del "Tuca Tuca" provato da Ignazio e Lorella, che comunque – ne siamo certi – avrebbe divertito non poco la Carrà.

Antonello Venditti non ha perso smalto, voto 7: non delude le aspettative Antonello Venditti che, nonostante l’avanzare dell’età, non ha perso la voce, né il suo stile ormai inconfondibile. Ancora di più apprezziamo che dica a Gianluca Ginoble "mi hai fatto un regalo", dopo aver cantato insieme al baritono Stella, con quest’ultimo che stima talmente tanto Venditti che lo si vede nei suoi occhi. Un bel momento che culmina in un’esibizione a quattro (l’artista li definisce ‘i fratellini del rock’) sulle note di Notte prima degli esami.

Il duetto di Noemi e Gianluca Ginoble, voto 7: delicato, incantevole e profondo, il duetto di Noemi e Gianluca è questo e molto di più. Sono due voci che si amalgamano perfettamente l’una con l’altra e creano un’esibizione emozionante, oltre a un’atmosfera di autentica magia, sulle note di un brano indimenticabile come La stagione dell’amore di Franco Battiato.

Gianni Morandi stanco ma giovane dentro, voto 6: nonostante l’artista appaia un po’ sottotono durante la performance – questa sera resta quasi immobile, muovendosi lentamente tra Gianluca e Piero, e la sua voce risulta un po’ ‘spenta’ (ma c’è) – apprezziamo che non abbia perso quell’eterna giovinezza che da sempre lo contraddistingue sul palco: il sorriso e la passione ci sono ancora ed è allegro mentre si esibisce vicino ai tre giovani. Si vede inoltre la stima che prova verso Il Volo, ma soprattutto, affianco ai tenorini, la sua presenza non stona affatto, anzi è un valore aggiunto perché c’è affiatamento, complicità in scena, anche se ammette: "Avete troppa voce, è un disastro per noi starvi dietro". Di certo c’è che Morandi è onesto con sé stesso e gli altri, ma allo stesso tempo è capace di mettersi da parte quando a cantare sul palco è uno dei ragazzi del trio, lasciandogli tutta la scena e tornando al centro solo nel momento in cui è necessario farlo, come è giusto che sia e come d’altronde fanno anche gli altri componenti de Il Volo che in quel momento non hanno un ruolo nel brano. Il cantante, così facendo, dimostra, come sempre, di non sentirsi superiore ad altri, e lo fa anche quando dice "Mi inchino a questo pubblico", una frase inaspettata ma molto gradita.

Gianluca Ginoble preso da sé stesso, voto 5: il trio de Il Volo è composto da tre artisti caratterialmente molto diversi tra loro ma che uniti sono una forza. Il problema, a nostro avviso, è l’ego smisurato di Gianluca: il giovane fa fatica a fondersi fino in fondo con il resto del trio, in particolare quando sono insieme a cantare sul palco, proprio perché risulta troppo impostato, soprattutto nelle movenze, perdendoci in naturalezza. Un po’ come se la sua priorità fosse ostentare il suo fascino, che nessuno mette in dubbio, tramite gestualità, voce, capelli laccati e sguardi sensuali. Ma non c’è bisogno di farlo con tanta insistenza.

Enrico Brignano non convince, voto 4: si esibisce un paio di volte con siparietti preparati ad hoc, ma non fa ridere, anzi risulta anche un po’ noioso a lungo andare. Diverte di più il trio che alla parola "bandiera" inizia a cantare, interrompendolo. Se invece l’intento è quello di insegnare qualcosa e lanciare messaggi attraverso gladiatori e Giuseppe Garibaldi, allora è un altro discorso, ma a noi pare ovvio che il suo obiettivo sia più quello di ottenere la risata del pubblico, con battute che però non brillano.

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