ULTIME NOTIZIE 19 GENNAIO 2024

La Francia si ferma: sciopero contro la riforma delle pensioni

Roma, 19 gen. (askanews) - Prima giornata di sciopero generale in Francia contro la riforma delle pensioni che sarà presentata al Consiglio dei Ministri il 23 gennaio: prevede l'aumento progressivo dell'età pensionabile fino a 64 anni invece dei 62 attuali, o di più per chi non avrà raggiunto la soglia dei 43 anni di contributi.

La Francia scende in piazza: manifestazioni in tutte le grandi città da Parigi a Nizza a Marsiglia a Bordeaux, per bloccare il progetto che dovrebbe essere discusso in parlamento da inizio febbraio per un'entrata in vigore alla fine dell'estate.

Giornata di mobilitazione riuscita secondo i sindacati: colpiti in particolare i trasporti urbani e le ferrovie, e la scuola.

"E' già una battaglia persa dal governo" tuona il leader dell'opposizione di sinistra, Jean Luc Mélenchon.

Molti però ricordano con timore lo spettro del 1995, quando la Francia restò paralizzata tre settimane per sostenere lo sciopero dei trasporti contro un'altra riforma delle pensioni; il governo di Alain Juppé dovette fare marcia indietro.

"Per i trasporti è troppo, troppo complicato" dice questa dentista parigina, "dovrebbe esserci almeno un servizio minimo, come in altri paesi".

Ma il grosso dei francesi, in piazza o meno, non vuole questa riforma: "Posso capire che la gente abbia bisogno di spiegazioni" dice un insegnante, "anche io vorrei che ci fosse più dibattito, che sia un po' più negoziato invece che imposto brutalmente".

"Ci prendono in giro" dice Manon, animatrice scolastica "non sanno cosa vuol dire lavorare fino a 64 anni in queste condizioni. Potrebbero trovare i soldi altrove per esempio tassando il capitale".

E un postino iscritto al sindacato CGT spiega "Quando mi hanno assunto avevo 24 anni e dovevo versare 37 anni e mezzo di contributi, e sarei andato in pensione a 60 anni, ma adesso se la riforma passa ci andrò a 67. Non mi ci vedo a pedalare fino a 67 anni, neanche su una bici elettrica..."

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