Roberto Saviano sbarca a La7, addio alla Rai dopo la bufera: cosa farà (e con chi)
Il giornalista e conduttore ha ufficializzato il suo approdo alla rete che ospita già Mentana. Guiderà uno show tutto suo. Più alcuni approfondimenti speciali sulla malavita.
Se ne va dalla Rai e approda su La7, Roberto Saviano. Che stando a quanto dichiarato di recente condurrà un programma tutto suo, in prima serata, a cui dovrebbero aggiungersi degli speciali dedicati alla mafia. Al suo fianco, anche il magistrato Nicola Gratteri, Procuratore presso il Tribunale di Napoli e autore di parecchie indagini di spessore sulla ‘ndrangheta calabrese. Insomma, dopo lo smacco di Insider, che era stato cancellato da Viale Mazzini a un passo dalla messa in onda, Saviano si prende una rivincita decisiva andando ad arricchire (in termini di qualità e spessore) il pool di conduttori della concorrenza. Mentre in casa La7, purtroppo, si fanno largo proteste dei giornalisti contro condizioni lavorative considerate non idonee. Vediamo qui sotto i dettagli.
Roberto Saviano sbarca su La 7, cosa farà
Su La7 arriva un pezzo da novanta della tv e della cultura italiana. Roberto Saviano, come anticipato da Fanpage.it, è stato infatti ‘ingaggiato’ dalla rete di Andrea Salerno con licenza di fare bene. E andrà quindi ad aggiungersi a una nutrita schiera di professionisti di alto livello (molti dei quali, tra l’altro, fuoriusciti Rai). Con lui ci saranno sulla stessa emittente anche i confermati Lilli Gruber, Corrado Formigli, Diego Bianchi, Giovanni Floris e Massimo Gramelli. E, come al solito, il compito di Saviano sarà quello di svelare retroscena sul mondo della malavita.
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Entra nel canale WhatsAppPer lui è previsto su La7 un programma nuovo in prima serata. Oltre ad alcuni speciali sulla mafia, nei quali Saviano sarà affiancato dal Procuratore presso il Tribunale di Napoli Nicola Gratteri.
L’addio di Saviano (con polemica) alla Rai
Il trasloco di Roberto Saviano giunge per molti come notizia gradita. Ma non stupisce, visti i precedenti pessimi con la Rai. Come infatti ricorderanno in molti, il giornalista aveva subito lo smacco di vedersi cancellare all’ultimo un programma già girato (e montato) da Viale Mazzini. Cosa che lo aveva poi spinto a protestare a gran voce via social: "La Rai ha cancellato la mia trasmissione ‘Insider. Faccia a faccia con il crimine’, dopo averla annunciata alla presentazione dei palinsesti. Un programma già registrato, già montato, già consegnato, che ora giace negli archivi della Rai e che non viene messo in onda per la censura di governo"
E a nulla era servito il dietrofront Rai, con la messa in onda del programma a più di un anno dalla data inizialmente prevista. Saviano, come si evince adesso, ha preferito chiudere i rapporti con Viale Mazzini e migrare verso altri lidi.
Le proteste dei giornalisti a La 7
Intanto, in casa La7 continua l’agitazione dei giornalisti, vista la conferenza stampa di fuoco convocata dal Comitato di redazione. Che ha lamentato un paradosso sostanziale: "La7, sempre di più la tv dell’informazione di tg e programmi, fa record di ascolti e utili, è il volano dell’intero gruppo editoriale di Urbano Cairo. Festeggiano, concretamente gratificati, azionisti, dirigenti e star. Ma per i giornalisti – con le retribuzioni più basse nel loro settore – non c’è alcun riconoscimento. Anzi: il contratto nazionale di lavoro e gli ormai remoti accordi aziendali non sono applicati correttamente o, per i neoassunti, sono elusi, con il ricorso a forfait irrisori; l’organico del tg è in sofferenza dopo le uscite di numerosi colleghi; nei programmi che sono da anni strutturalmente in palinsesto resta una grande area di precariato; manca un piano concreto di sviluppo e di investimenti per far crescere ulteriormente l’emittente e garantirne il futuro".
Insomma, l’atmosfera che accoglierà Roberto Saviano non è delle migliori. Ma si spera che passi avanti vengano fatti nel prossimo futuro.