La Rai (finalmente) assume, ma il concorso è una beffa per molti: cosa hanno combinato

Il DG Roberto Sergio ha annunciato “una procedura pubblica e trasparente” per il nuovo bando di San Marino RTV, ma per molti c’è un ostacolo

La Rai torna ad assumere, ma non mancano i punti di domanda. La televisione sanmarinese San Marino RTV (al 50% della Rai) ha infatti annunciato un nuovo bando di selezione per il reclutamento di personale nelle aree giornalistica e produttiva. "Una procedura pubblica e trasparente a testimoniare, ancor di più, la fase di rilancio della nostra emittente radiotelevisiva" ha annunciato il DG Roberto Sergio. Nei bandi, tuttavia, spicca uno ‘sbarramento’ tutt’altro che trascurabile. Scopriamo perché e tutti i dettagli.

La Rai assume per San Marino RTV: le parole del DG Roberto Sergio

"San Marino RTV allarga la propria squadra" ha annunciato la rete sanmarinese lo scorso 1° luglio, aprendo ufficialmente i bandi di selezione "per individuare personale giornalistico da inserire nell’area giornalistica e figure tecniche da inserire nell’area produttiva". Costituita nell’agosto del 1991 con un capitale sottoscritto al 50% da Eras (Ente per la radiodiffusione sammarinese) e Rai, la televisione della piccola Repubblica ha anche lo stesso Direttore Generale della tv di Stato, Roberto Sergio, che ha annunciato: "Oggi pubblichiamo i bandi per giornalisti e dipendenti. Una procedura pubblica e trasparente a testimoniare, ancor di più, la fase di rilancio della nostra emittente radiotelevisiva. Per la Repubblica di San Marino e per RTV una giornata importante".

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I requisiti e la beffa: il nodo assunzioni e il ‘problema’ età del bando

Con l’apertura ufficiale della selezione per il reclutamento di personale nelle aree giornalistica e produttiva, è stato ovviamente pubblicato il bando con tanto di sintesi dei requisiti per le rispettive aree. Tra le competenze richieste elencate non mancano le più ‘classiche’ (esperienza pregressa, conoscenza della lingua inglese, attitudine al lavoro in team, disponibilità nei weekend e festivi, etc.) così come quelle più ‘istituzionali’ come la Laurea e l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti. Soltanto in fondo alla lista, però, spicca una soglia di ‘sbarramento’ legata all’età: il concorso infatti è aperto solo agli under 40 per l’area giornalistica, che scende addirittura agli under 35 per l’area produttiva. La selezione su base anagrafica, inutile dirlo, taglia fuori gran parte degli aspiranti applicant, in particolare modo in un Paese come l’Italia dove l’età media è di 46,8 anni.

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