GialappaShow, le pagelle: Mago Forest fa tutto da solo (9), riappare Carlo Taranto (8), Gioli trascurata (5)

Nella puntata del 19 maggio Alessandra Amoroso convince in ogni veste, Mago Forest non perde colpi, Frank Matano poco incisivo come la Clery: le pagelle

Fonte: IPA (Mago Forest) e Tv8 (Alessandra Amoroso)

Nell’ultima puntata di GialappaShow, condotta dal Mago Forest con la Gialappa’s Band lunedì 19 maggio 2025 su Tv8, grandi risate, qualche flop e un ritorno d’eccezione tanto atteso, quello del Signor Carlo, insieme a una co-conduttrice meravigliosa come Alessandra Amoroso. Tra le guest star degli sketch troviamo Matilde Gioli, Frank Matano, Corinne Clery e lo scrittore Carlo Lucarelli. Ecco le nostre pagelle (personalissime) della puntata del 19 maggio di GialappaShow.

GialappaShow, puntata 19 maggio 2025: le pagelle

Mago Forest sempre al top, voto 9: com’è che si dice? Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo, perché, ad esempio, solo lui riesce a tenere in piedi un’intervista facendo tutto da solo, tra battute e reazioni dei due ‘Gialappi’, senza quasi lasciare margine per parlare alla co-conduttrice, Alessandra Amoroso, lì a ridere insieme al comico. Uno sketch che funziona proprio perché è surreale.

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Alessandra Amoroso incinta e perfettamente in parte, voto 8: la regina della serata. Pur essendo in dolce attesa, con il bellissimo pancione avvolto da un elegante vestito viola attillato che le dona, la Amoroso dimostra di essere una spanna sopra alle sua colleghe, perché si cimenta in tutto ciò che le viene chiesto di fare con grande naturalezza e il sorriso stampato in faccia, in alcuni momenti interagisce con i comici anche più del Mago Forest. Non solo: lei canta con ‘Achille Lauro’ (fantastico Giovanni Vernia in questo caso) e recita imitandone lo stile e la voce, presenta, è spontanea quando prende un cuscino per appoggiarci sopra i piedi durante l’intervista, autoironica, segue i giusti tempi televisivi… e soprattutto è perfettamente a suo agio in qualsiasi veste. Bravissima.

Il ritorno del Signor Carlo in Sensualità a Corte, voto 8: Madre e il figlio Jean Claude sono alle prese con le alte spese e c’è bisogno di fare economia, quando allo specchio appare proprio lui, Carlo Taranto, storico membro della Gialappa’s Band, che le consiglia di aprire un B&B e affittare le stanze libere della casa. Un’apparizione breve ma determinante, in uno degli sketch più attesi della serata (dopo due puntate che non andava in onda). E poi sappiamo tutti quanto lo specchio sia importante per Madre, il che sottolinea anche il peso del personaggio che per anni ha fatto divertire i fan della Gialappa’s Band. Insomma, un ritorno in grande stile, sia per Sensualità a Corte che per Carlo Taranto, che sul finale dice: "E chi cambia canale è un brufaldino".

Frank Matano in Sensualità a Corte, voto 6: anche lui, come il Signor Carlo, prende parte allo sketch in veste di guest star, ma ha un ruolo più grande rispetto a Matilde Gioli, perché è uno degli stranieri che si reca al B&B e sembra parlare solo inglese. Non se la cava male nelle vesti di un uomo che prima viene sedotto da Madre – lei pensa che l’uomo ci stia provando perché il traduttore portatile le riporta risposte a sfondo sessuale ma in realtà il turista è solo alla ricerca di un bagno – e poi scappa con la zia, parlando anche in italiano e non solo inglese. Alcune espressioni convincono più di altre, ma il ruolo gli calza bene, anche se nel complesso l’interpretazione non è incisiva.

Matilde Gioli in Doc Doc, voto 5: dove poteva apparire se non in Doc Doc? Lei, tra i protagonisti di Doc – Nelle tue mani, da anni al fianco di Luca Argentero, si presenta proprio come la dottoressa Giordano, il cognome che ha nella fiction di Rai Uno, e dice alla moglie di ‘Andrea Fanti’, interpretato da Alessandro Betti, che dal prossimo anno sarà lei a "fare coppia con Doc". Qui parte un litigio piuttosto infantile che però dà i suoi frutti, terminando con quel "cagna maledetta" che ancora adesso ci fa sorridere pensando alla serie Boris, un cult che tutti dovrebbero recuperare. Sull’interpretazione niente da dire, ma avremmo voluto vederla di più sullo schermo: hai un’ospite come Matilde Gioli e le concedi solo pochi secondi alla fine della parodia? Non si fa, dai.

Corinne Clery nel GF Rip, voto 5: l’attrice dà l’impressione di non essere nel posto giusto, non perché, pur stando benissimo, si ritrova a convivere con Luca Giurato, Moira Orfei e Luciano Pavarotti in quella casa, ma perché, diversamente dagli altri comici che sono credibili pur trattandosi di una parodia, si vede che il suo è un personaggio finto anche solo per il timbro di voce che usa, in quanto viene fuori una performance eccessivamente drammatica per tale contesto.

Giovanni Vernia in Damiano dei Maneskin, voto 4: forse dovrebbe concentrarsi su altre imitazioni, come quella di Achille Lauro che gli è venuta benissimo. Nella parodia di Damiano non abbiamo trovato nulla di divertente, nemmeno quando il personaggio decide di partire e poi, vedendo ‘Milly Carlucci’, la implora di prenderlo come concorrente perché in America ci sono le zanzare giganti. Sarà che quest’ultima non è una trovata particolarmente originale, ma anche l’imitazione ci sembra molto debole, anzi, a nostro avviso, non richiama tanto il personaggio interpretato. Una parodia forzata e decisamente sopra le righe per convincere a pieno. Se vogliamo dirla tutta, in questo contesto non ci piace nemmeno Giulia Vecchio, l’imitatrice di Milly Carlucci, perché, alla fine, restano solo le sembianze della conduttrice e nulla più (molto meglio la performance a Sognando Ballando con le Stelle).

Max Giusti ‘dimenticabile’ come il personaggio di Valentina Barbieri, voto 4: forse sarebbe meglio che si concentrasse più sulle fiction alla Distretto di Polizia che sulla comicità, perché in effetti la sua imitazione non fa molto divertire, tanto che i Gialappi sembrano faticare a trovare motivi per ridere: si ha l’impressione che le loro risate siano forzate. Poi magari ci sbagliamo su quest’ultimo punto, ma nel complesso la performance di Giusti è dimenticabile.

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