Roma, 2 feb. (askanews) - "Nei luoghi in cui si celebra lo sport non ci devono essere equivoci, non ci devono essere distrazioni, ci vuole una presenza costante che responsabilizzi individualmente e collettivamente". A dirlo, dopo un incontro avuto oggi con la Comunità Ebraica di Roma, a fianco della sua presidente Ruth Dureghello, è stato il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi.
"Conosco l'impegno del Coni, della Federcalcio in particolare, della Lega - ha detto Abodi - ma cercheremo di farlo uniti, perché su queste tematiche non si immaginino disarticolazioni e agende separate. E anche i club dovranno necessariamente uniformarsi. Ma mi auguro che non sia un obbligo, che sia una scelta volontaria, sincera, sentita, profonda e definitiva".
"È evidente - ha proseguito - che tutto questo si collega anche al tema della scuola e quindi dell'istruzione, quindi sarà molto importante presidiare il presente e creare i presupposti nel percorso scolastico di una sensibilità che permanga nel tempo nonostante le difficoltà e le intemperie alle quali siamo sottoposti; viviamo tempi di guerra e a volte c'è guerra nell'animo delle persone che va ben oltre il conflitto bellico e noi dobbiamo cercare di intervenire per disinnescare questo rischio che viviamo anche noi, pur apparentemente in condizioni di pace".