Ravenna, 24 ott. (askanews) - Il futuro dell'energia? Si discute a Ravenna dove i player globali dell'industria energetica si sono dati appuntamento a Omc Med Energy Conference per discutere di "Una giusta transizione".
"Omc negli anni è stata in grado di coinvolgere tutto il settore dell'industria nel dibattito energetico, di mettere insieme punti di vista, esperienze e know-how per trovare soluzioni alle crescenti sfide del Mediterraneo - spiega Monica Spada, presidente di Omc -. Oggi, dopo trent'anni, riconsolidiamo questo posizionamento nel Mediterraneo e abbiamo aperto il dialogo a tutti i portatori di interesse, dagli stakeholder, alle istituzioni, alle industrie energivore, ma anche ai settori intensivi, quindi i settori hard-to-abate, ai settori della mobilità".
La cerimonia inaugurale al Teatro Alighieri ha visto la presenza tra gli altri del presidente della Regione Stefano Bonaccini e del sindaco Michele de Pascale che hanno ricordato i tanti progetti di rilancio e sviluppo a beneficio del territorio emiliano-romagnolo ma anche del Paese.
"Negli anni Confindustria Energia ha promosso tutta una serie di studi per traguardare gli obiettivi ambiziosi della comunità europea. Attraverso questi studi Confindustria Energia - dice il presidente Guido Brusco - ha sviluppato una strategia di de-carbonizzazione e di transizione che guarda non solo la sostenibilità ambientale, ma anche a quella economica e sociale, salvaguardando il tessuto economico del Paese".
Aumentano i paesi rappresentati: quest'anno sono 23 dal Belgio al Regno Unito, dall'Olanda alla Cina, dalla Svezia alla Libia, dal Marocco agli Stati Uniti. Oltre 450 aziende impegnate nel processo di transizione.
"L'approccio di Confindustria energia è un approccio olistico alla transizione, un approccio che guarda alla neutralità tecnologica, un approccio che guarda all'efficacia e all'efficienza. E' un processo complesso in cui non esiste un'unica risposta" aggiunge Brusco.
"Come accompagnare" il cambiamento sarà il filo conduttore dei lavori.
"Avremo dibattiti istituzionali con le istituzioni del Mediterraneo - prosegue Spada -, amministratori delegati delle compagnie energetiche ma anche associazioni di categoria e rappresentanti del settore hard to abate, studenti, startup, centri di ricerca e ricercatori del Mediterraneo. Parleremo del trilemma energetico delle sue tridimensionalità in termini sociali ambientali ed economici per traguardare una transizione giusta per tutti ed un futuro sostenibile nel Mediterraneo".