Milano, 21 nov. (askanews) - Prevenire le frodi finanziarie con l'intelligenza artificiale, utilizzando dati sintetici. E' l'obiettivo della partnership tra la startup italiana Clearbox AI e BearingPoint, multinazionale della consulenza manageriale e tech. I modelli di intelligenza artificiale per fermare i truffatori si basano sull'analisi dei comportamenti, ma se mancano le informazioni sufficienti solo l'informatica può aiutare a costruire ampi archivi attingendo ai dati sintetici, generati artificialmente a immagine di quelli reali.
Shalini Kurapati, ceo di Clearbox AI: "Dati sintetici sono generati artificialmente, ma sempre basati su dati veri. Quindi partiamo da un set di dati abbastanza puliti, dati originali, per generare dati sintetici tramite un algoritmo di intelligenza artificiale che abbiamo brevettato. Questi dati sintetici mantengono le stesse proprietà statistiche e potere predittivo dei dati originali. E proteggono la privacy perché i dati sintetici non hanno la relazione 1 a 1 con le persone che hanno generato i dati originali".
Puntare su dati sintetici permette anche di tagliare i tempi per la realizzazione di un dataset e azzerare gli adempimenti imposti dalla regolamentazione sulla privacy. Piergiorgio Stano, head of Data & analytics di BearingPoint: "I dati sintetici possono portare valore. Possono permettere di creare un dataset di eventi più ampio, andando a costruire eventi realistici ma non reali che hanno le stesse caratteristiche. Ampliando lo spettro si può fare delle simulazioni di comportamenti fraudolenti ipotizzati ma non avvenuti o registrati e utilizzare i dati sintetici per costruire queste occorrenze finte ma possibili per allenare un modello". Oltre al settore finanziario e assicurativo i dati sintetici possono essere utilizzati da tutte le imprese che hanno un'ampia base clienti e che trattano dati sensibili.