Los Angeles, 11 giu. (askanews) - "Uno spudorato abuso di potere" da parte della Casa Bianca che senza motivo ha requisito la Guardia Nazionale della California contro i migranti: così dice il governatore della California Gavin Newsom, che sull'onda delle proteste di Los Angeles si sta candidando ad essere l'anti-Trump.
Al quinto giorno di manifestazioni, con migliaia fra soldati e marines nelle strade della città degli angeli che secondo Trump rischia di essere messa a ferro e a fuoco, Newsom è andato in televisione e ha ripostato il discorso sui suoi canali social, un discorso dai toni presidenziali con cui denuncia i raid anti immigrazione e si presenta come il paladino di cui il partito democratico è alla disperata ricerca dopo la sconfitta alle presidenziali, quello che meglio può affrontare il miliardario alla Casa Bianca.
Newsom ha denunciato l'amministrazione Trump per i raid che non sono rivolti agli abusivi col foglio di via ha detto ma contro chiunque capiti nelle mani dell'ICE, l'agenzia sulla migrazione: "Se qualcuno può essere sequestrato in strada senza mandato di arresto, sulla base di un sospetto o del colore della pelle, allora nessuno è al sicuro. I regimi autoritari cominciano prendendo di mira le persone che meno possono difendersi."
Affiancato da una bandiera americana e una della California, in giacca e cravatta dopo un periodo in ombra, Newsom che a 57 anni è già al secondo mandato da governatore e rischiava di sbiadire nell'ombra, oggi guida l'opposizione a livello pubblico: "La California sarà la prima ma chiaramente non finirà qui. Dopo sarà il turno di altri Stati. Dopo sarà il turno della democrazia che viene presa d'assalto sotto i nostri occhi. Il momento che temevamo è arrivato".
Evidente che il governatore in tv si stava rivolgendo non solo al suo stato, ma all'intero Paese e al suo partito in difficoltà. Insomma la campagna per le presidenziali sembra già partita.