Roma, 19 lug. (askanews) - "Le procedure della riscossione, il superamento dell'irap per le società di persone, una serie di facilitazioni come la cedolare
secca sugli immobili commerciali, sono tutti esempi di quanto possa essere efficace questo intervento. Tra gli aspetti più importanti, il rinvio della maxi rata dell'acconto di novembre con la possibilità di avere un pagamento dilazionato. La proposta di pace fiscale è per chi ha onorato tutti gli adempimenti fiscali ma non ha pagato. Ben 1.153 mld è il numero dei debiti
fiscali ad oggi, l'obiettivo è cercare di recuperare il più possibile e oggi solo il 10% può essere effettivamente riscosso. Di fronte a questi numeri cosa possiamo fare? Cercare di andare incontro a chi può pagare senza andare verso un condono. Partiamo da un problema enorme legato al tema della riscossione. L'obiettivo è renderla efficiente. Dobbiamo far emergere il nero
regolarizzando situazioni che oggi ci sfuggono", lo ha detto questa mattina l'On. Laura Cavandoli, membro della commissione Finanze della Camera, intervenuta a Largo Chigi, il format di The Watcher Post.
E sul salario minimo: "Nella valutazione di una riforma del lavoro, prima di pensare al salario minimo bisogna occuparsi di quelle fasce che lavorano in nero, con l'obiettivo di raggiungere la regolamentazione di queste situazioni e la rimodulazione delle tipologie di contratto. Tra l'altro, è notizia di oggi, è stato chiarito che per l'81% dei lavoratori il salario è ben più dei 9 /h richiesti dall'opposizione. La nostra riforma fiscale va in questa direzione, incentivando le persone a regolarizzarsi", ha concluso Cavandoli.