Milano, 19 dic. (askanews) - Nel calendario fiscale 2024, così come viene definito nelle attuali previsioni legislative, si verificherà un vero e proprio ingorgo di scadenze che metterà in seria difficoltà imprese e professionisti. E' l'allarme lanciato dal presidente dell'Associazione nazionale dei Commercialisti Marco Cuchel.
"I commercialisti italiani hanno lanciato un grido d'allarme rispetto al nuovo calendario fiscale previsto per l'anno 2024. Un ingorgo di scadenze che metterà in forte difficoltà imprese e commercialisti - ha detto il presidente di Anc - Ma soprattutto rischia di vanificare quelli che sono gli obiettivi del governo rispetto al nuovo istituto del concordato preventivo biennale: una modifica necessaria è per affinché possa essere efficace anche in termini di gettito".
Le preoccupazioni dei professionisti sono state espresse nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato oltre a Anc, altre quattro associazioni professionali - Adc, Andoc, Fiddoc e Unico - e che ha visto l'adesione anche di Confimi Imprese e Assosoftware. "Nei prossimi mesi vedremo attuarsi una triplice convergenza: una contrazione dei termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi al 30 settembre; l'inserimento di un nuovo adempimento come il concordato biennale preventivo, che è una assoluta novità normativa e tecnica nel panorama italiano; infine una compresenza di flussi di informazione che devono arrivare all'Agenzia delle Entrate sia per il concordato preventivo sia per le dichiarazioni - ha sottolineato Mario Pedrazzini, vicepresidente Assosoftware - L'insieme di questi tre fattori causerà non certo una semplificazione, ma una congestione del calendario fiscale e soprattutto una complicazione che non era certo nello spirito della riforma".
I professionisti hanno sollecitato la revisione delle scadenze proponendo un "Calendario fiscale 2024 sostenibile". Proposta condivisa anche da rappresentanti delle imprese presenti all'iniziativa.
"Anche noi come mondo delle imprese siamo assolutamente in linea con le posizioni dell'Associazione nazionale dei commercialisti circa le criticità del calendario fiscale disegnato dal pacchetto 'Semplificazioni' - ha detto Francesco Zuech, responsabile del Coordinamento fiscale di Confimi Industria - L'anticipazione dei termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi mal si concilia soprattutto con l'aggiunta delle scadenze del concordato preventivo biennale e con un calendario che è già fitto di scadenze durante il periodo estivo . Sarebbe auspicabile ripensare a un calendario che lasci le scadenze come sono state nel passato e intervenire poi in un futuro dopo che le semplificazioni abbiano dimostrato i benefici in materia di gestione fiscale".