Roma, 6 mag. (askanews) - C'era, Harry duca di Sussex, all'incoronazione del padre Carlo III. Come annunciato dopo settimane di incertezza, il secondogenito del re è arrivato a Londra per la cerimonia senza la moglie Meghan rimasta in California con i due figli, e ha assistito senza clamore, scortato da Jack Brooksbank, marito della cugina ed amica principessa Eugenia.
Harry ha abbandonato il servizio attivo nella Casa Reale ma soprattutto, assieme a Meghan, si è lanciato nell'ultimo anno in una serie di iniziative poco lusinghiere per la famiglia, interviste alle tv americane, un documentario su Netflix, l'autobiografia "Spare", tutto per raccontare quanto alla moglie stessero stretti i cerimoniali di corte, e a lui i rapporti poco limpidi dei familiari con la stampa. Una serie di accuse al padre, al fratello William, alla neoregina Camilla in cui si legge anche la rabbia mai sopita per la morte della madre Diana.
Harry, dunque, c'era, ma in terzo piano; all'uscita dall'Abbazia a fianco dello zio Andrew, il principe anche lui in disgrazia, e poi da solo nella sua automobile.
Non potrebbe essere più marcato il confronto fra il secondogenito, pecora nera, e il fratello William principe di Galles, ora primo in linea di successione al trono, con il suo giuramento di fedeltà al re a Westminster e la famiglia perfetta e perfettamente integrata nel mito, la moglie Kate futura regina e i tre figli.
Sul balcone di Buckingham Palace a salutare la folla, infatti, Harry non c'era. Può consolarsi con la famiglia americana e coi proventi dei lucrosi contratti che ha firmato per raccontare la sua verità.