Washington, 26 mar. (askanews) - Decine di manifestanti si sono riuniti davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti mentre i giudici valutano le restrizioni imposte da un tribunale di grado inferiore sul Mifepristone, il farmaco più utilizzato negli Stati Uniti per interrompere le gravidanze. Il procuratore generale degli Stati Uniti Elizabeth Prelogar ha affermato che non vi è alcuna giustificazione per "limitare inutilmente l'accesso" al farmaco, che è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 2000. La corte, dominata dai conservatori, ha annullato il diritto costituzionale all'aborto quasi due anni fa e i gruppi anti-aborto stanno cercando di vietare il mifepristone, sostenendo che, nonostante la sua lunga esperienza, non è sicuro.
Secondo una ricerca del Guttmacher Institute, nel 2023 sono stati segnalati nel sistema sanitario statunitense circa 1.026.690 aborti. È il numero più alto misurato negli Stati Uniti dal 2020. Secondo la ricerca sono stati compiuti una media di 15,7 aborti ogni 1.000 donne in età riproduttiva. Il Guttmacher Institute ha osservato che gli aborti avvenuti attraverso i farmaci hanno rappresentato il 63% di tutti le interruzioni di gravidanza negli Stati Uniti nel 2023, un aumento del 10% rispetto al 53% segnalato nel 2020.