Tunisi, 17 lug. (askanews) - E' un memorandum d'intesa ad ampio spettro d'azione quello sigliato tra l'Unione europea e la Tunisia, firmato domenica a Tunisi in occasione della visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, della premier italiana Giorgia Meloni e del primo ministro olandese Mark Rutte. Cinque i "pilastri": 1) gli aiuti finanziari per la stabilità macroeconomica; 2) lo sviluppo del commercio e degli investimenti (dove l'Ue è già il primo partner della Tunisia); 3) la transizione energetica, con gli accordi sugli investimenti nell'energia verde in Tunisia e nella fornitura di idrogeno e di elettricità da fonti rinnovabili all'Europa; 4) i "contatti interpersonali", che includono scambi di studenti come il programma "Erasmus"; 5) l'immigrazione, con l'accento posto soprattutto sulla lotta ai trafficanti di esseri umani e sullo sforzo di minimizzare i pericolosi e spesso mortali viaggi via mare dei migranti.
Su quest'ultimo punto, Rutte e Meloni hanno sottolineato che è essenziale acquisire più controllo sull'immigrazione irregolare, infrangere il modello di business dei trafficanti, e Rutte in particolare ha citato anche la necessità di "rafforzare la gestione delle frontiere e migliorare le registrazioni e i rimpatri".
"Lavoreremo con la Tunisia su un partenariato operativo contro il contrabbando di esseri umani, aumenteremo anche il nostro coordinamento sulle operazioni di ricerca e salvataggio, coopereremo sulla gestione delle frontiere. Per questo metteremo a disposizione più di 100 milioni di euro di finanziamenti europei " ha detto Ursula von der Leyen in conferenza stampa congiunta.
"Raggiunto un obiettivo molto importante dopo un grande lavoro diplomatico" ha commentato la premier Giorgia Meloni.