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"Ucraina, un anno dopo": alla Luiss un convegno di analisi

Roma, 24 feb. (askanews) - Si è svolto alla Luiss l'evento "Ucraina, un anno dopo", organizzato in collaborazione con il Master in "Comunicazione e Marketing Politico-Istituzionale" della Luiss School of Government, diretto da Francesco Giorgino, e il Master in Giornalismo e Comunicazione Multimediale Luiss, diretto da Gianni Riotta. L'evento, a cui hanno preso parte numerosi relatori fra cui il Rettore Andrea Prencipe, che ha aperto i lavori, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è stata anche l'occasione per ricordare che l'Ateneo ha creato un fondo di 10 borse di studio per la formazione di ragazze e ragazzi ucraini.

Gianni Riotta: "La guerra in Ucraina dura ormai da un anno e quindi è giusto che l'università Luiss la ricordi con speaker di massimo rilievo per spiegare all'opinione pubblica italiana che non si tratta di un evento che riguarda l'Europa dell'Est o la Russia o l'Ucraina ma che riguarda la libertà e la sicurezza di tutti noi occidentali".

L'evento ha preso in esame vari aspetti del conflitto, politico, militare, economico e della comunicazione, quest'ultimo messo a fuoco da Francesco Giorgino. "Volendo ricordare il senso di questo anno di guerra in Ucraina, attraverso i paradigmi della comunicazione può essere utile mettere a confronto la comunicazione dei due attori principali ovvero Zelensky e Putin. La comunicazione di Zelensky è certamente una comunicazione molto empatica, molto calda, molto capace di guardare negli occhi e di puntare al cuore di tutte le persone. La comunicazione di Putin appare molto più fredda, molto più difensiva, più di carattere istituzionale, possiamo dire che Putin anche quando si rivolge alla comunità internazionale e fa fatica a rivolgersi alla comunità internazionale punta sempre al consolidamento del consenso interno".

Nikol Ronki, studentessa ucraina, descrive così la sua esperienza di borsista alla Luiss. "Sono molto contenta che la Luiss continui a parlare dell'Ucraina. Primo che hanno dato le borse di studio agli ucraini, che ci hanno aiutati e adesso continuano a parlare, a discutere vari temi, le conseguenze e quello che sta succedendo ora. Ci sono molti esperti che parlano che ci aiutano a comprendere anche meglio la situazione e a farla capire meglio anche agli italiani e agli stranieri. Sono molto contenta di essere qui".

Raffaele Marchetti, Prorettore all'internazionalizzazione Luiss, ha posto l'accento sull'ottica formativa della crisi ucraina: "Discutere degli eventi mondiali è essenziale per i ragazzi. I ragazzi devono essere formati per diventare imprenditori, politici, giuristi, capaci di navigare nel mondo in cui noi viviamo. La Luiss ha questa prospettiva, cioè di formare delle persone che siano poi in grado di compiere il loro dovere, la loro responsabilità, la loro vita professionale all'interno di un contesto che è nazionale e internazionale allo stesso tempo. Da questo punto di vista una formazione che sia cosmopolita è ormai una necessità che è ineludibile per i ragazzi".

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