Roma, 20 mag. (askanews) - Le agromafie e l'agropirateria sono nemici giurati degli agricoltori, dei produttori onesti e dei consumatori. È una battaglia che non dobbiamo abbandonare. Il Parlamento deve approvare al più presto la legge cosiddetta Caselli, redatta dall'autorevole magistrato Giancarlo Caselli insieme all'Osservatorio Agromafie promosso da Coldiretti . Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde ed ex Ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente dalla presentazione dell'8 rapporto sulle agromafie avvenuta oggi a Roma a palazzo Rospigliosi sede Coldiretti.
Abbiamo bisogno di reati chiari che blocchino davvero le agromafie e le pratiche di agropirateria. E sono orgoglioso- prosegue Pecoraro Scanio - se questo obiettivo verrà finalmente raggiunto, perché il 30 giugno del 2000, come riporta la Treccani, sono stato io a inventare il termine agropirateria quando ero Ministro dell'Agricoltura .
Lo feci perché ero indignato nel vedere la bandiera italiana su prodotti che non contenevano nulla di italiano. Andai personalmente a Ginevra all'Organizzazione Mondiale del Commercio per pretendere che l'Italia fosse tutelata contro il fenomeno dell'Italian sounding, che danneggia la nostra economia e i nostri produttori: milioni di consumatori nel mondo vengono ingannati da prodotti che nulla hanno a che fare con la qualità e l'origine italiana .
Un primo passo era stato fatto con un disegno di legge del Governo durante il mandato del ministro Bonafede, ma non fu approvato dal Parlamento. Ora siamo davanti a un nuovo tentativo. Non possiamo fallire di nuovo. Serve l'introduzione del reato di agropirateria e di altri strumenti giuridici efficaci per contrastare le agromafie, anche a livello europeo .