ULTIME NOTIZIE 19 GENNAIO 2024

Nuove terapie e ricerca, cresce l'importanza dei dati real world

Milano, 16 mag. (askanews) - I dati della pratica clinica corrente raccolti in ambulatori e corsie, il cosiddetto real world, assumono un ruolo sempre più rilevante per valutare l'efficacia dei farmaci e dare un contributo alla ricerca, al fianco dei tradizionali studi clinici controllati randomizzati. Se ne è discusso a Milano in un media briefing focalizzato sul valore dei dati real world in oncologia con particolare

riferimento al tumore della mammella metastatico.

"Nell'ambito degli studi prospettici randomizzati - ha spiegato Giuseppe Curigliano, professore di Oncologia medica all'Università di Milano e direttore della Divisione Sviluppo nuovo farmaci per terapie innovative dell'Istituto Europeo di oncologia - tu hai dei pazienti estremamente selezionati con delle caratteristiche specifiche, non hanno comorbidità, non assumono terapie concomitanti, quindi è un Setting sperimentale estremamente lontano dalla vita reale. Gli studi di real world ti danno quindi la possibilità di verificare l'efficacia di un

trattamento in una popolazione di pazienti che è più vicina a quella che tu vedi quotidianamente".

L'idea di fondo è quindi che, oltre che per lo sviluppo dei farmaci, i dati real world possano rappresentare un'evoluzione della medicina personalizzata. Grazie al fatto di considerare una varietà più ampia di fattori. "Il real world - ha aggiunto Alessandra Gennari, professore di Oncologia all'Università del Piemonte orientale e direttore della Struttura Universitaria di Oncologia medica a Novara - ci fornisce nuove informazioni perché ci mostra come reagiscono alla terapie le pazienti con comorbidità, che assumono vari tipi di farmaci. Perché la

paziente che noi vediamo sono generalmente pazienti in menopausa che prendono almeno 5 o 6 compresse al giorno: e sono elementi che noi non possiamo conoscere dallo studio clinico, anzi lo studio clinico non le ha proprio considerate le comorbidità. Quindi si ampliano e possibilità terapeutiche a una platea più vasta di pazienti".

All'evento ha partecipato anche Pfizer, che ha realizzato unstudio - P-REALITY-X, basato sui dati real world che ha aiutato a comprendere l'efficacia di una specifica terapia combinata per il carcinoma mammario metastatico. "La real world evidence - ci ha detto Barbara Capacetti, direttore medico e vice presidente di Pfizer Italia - rappresenta un elemento imprescindibile in tutto il ciclo di sviluppo di una molecola e noi come Pfizer, sia a livello headquarter sia come affiliata, siamo fermamente convinti che debbano entrare a far parte dello sviluppo di una molecola.

Possiamo veramente riconoscere nella real world evidente un

elemento innovativo per migliorare la governance sanitaria".

Anche a livello di efficientamento della spesa farmaceutica.

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