Santiago del Cile, 22 nov. (askanews) - In un momento in cui i social network come Instagram e Tik Tok sono sotto la lente d'ingrandimento, accusati di diffondere contenuti, per lo più leggeri e diseducativi che generano dipendenza per la cosiddetta Z generation, in Cile spopola lei: Teresa Paneque, astronoma 26enne con Phd all'Università di Leida, in Olanda, scrittrice, ambasciatrice dell'Unicef in Cile e una delle divulgatrici scientifiche più conosciute del mondo latinoamericano.
Dal 2019 è diventata famosa grazie ai suoi post proprio su Instagram e Tik Tok, attraverso ai quali parla ai giovani di scienza.
E ora lo fa anche grazie a Carlotta, un personaggio immaginario di 12 anni che, inizialmente, odia la Scienza ma poi finisce per innamorarsi del Cosmo e dei suoi segreti. Carlotta, infatti è la protagonista del libro di Teresa, "L'Universo secondo Carlotta" grazie al quale, oggi, i più giovani possono scoprire la meraviglia di galassie e buchi neri.
"Questo libro non è solo per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che vogliono diventare scienziati - ha spiegato la giovane astronoma - ma è per far capire, prima di tutto che se lo vogliono essere, possono esserlo. Inoltre, dimostra che fare Scienza, va oltre lo studio per una carriera scientifica; è interrogarci, è avere un pensiero critico, è essere curiosi e curiose".
Il lavoro di Teresa è importante soprattutto per invogliare le ragazze a interessarsi alle cosiddette materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), per molto tempo considerate un appannaggio prevalentemente maschile.
"È fondamentale avere le donne nella Scienza - ha concluso Teresa - perché le donne hanno semplicemente, statisticamente, la metà delle risposte, proprio come gli uomini hanno l'altra metà. Non ci serve una Scienza che sia tutta femminile o tutta maschile. Per ogni grande idea nata nel secolo scorso da un uomo, c'era probabilmente un'altra grande idea di una donna che, però, non ha mai avuto l'opportunità di accedere a quel tipo d'istruzione".