Kinsahsa, 1 feb. (askanews) - Papa Francesco, nell'omelia pronunciata durante la messa all'Aeroporto di N'dolo di Kinshasa, davanti a centinaia di migliaia di fedeli ha chiesto innanzitutto uno spirito di pacificazione in un Paese, come il Congo, che da decenni vive una terribile e misconosciuta guerra.
"Quanto bene ci fa ripulire il cuore dalla rabbia, dai rimorsi, da ogni rancore e livore! Carissimi, sia oggi il momento di grazia per accogliere e vivere il perdono di Gesù! Sia il momento giusto per te, che porti un fardello pesante sul cuore e hai bisogno che sia tolto per tornare a respirare. E sia il momento propizio per te, che in questo Paese ti dici cristiano ma commetti violenze; a te il Signore dice: 'Deponi le armi, abbraccia la misericordia'. E a tutti i feriti e gli oppressi di questo popolo dice: 'Non temete di mettere le vostre ferite nelle mie, le vostre piaghe nelle mie piaghe'. Facciamolo, fratelli e sorelle; non abbiate paura di togliere il Crocifisso dal collo e dalle tasche, di prenderlo tra le mani e di portarlo vicino al cuore per condividere le vostre ferite con quelle di Gesù. Tornati a casa, prendete pure il Crocifisso che avete e abbracciatelo. Diamo a Cristo la possibilità di risanarci il cuore, gettiamo in Lui il passato, ogni paura e affanno. Che bello aprire le porte del cuore e quelle di casa alla sua pace! E perché non scrivere nelle vostre stanze, sui vostri abiti, fuori dalle vostre case, le sue parole: Pace a voi? Mostratele, saranno una profezia per il Paese, la benedizione del Signore su chi incontrate. Pace a voi: lasciamoci perdonare da Dio e perdoniamoci tra noi".