Roma, 22 lug. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di ritirare nuovamente gli Stati Uniti dall'Unesco, accusando l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura di posizioni "anti-americane", "anti-israeliane" e di promuovere un'agenda "woke".
La decisione arriva dopo una revisione di 90 giorni ordinata lo scorso febbraio e incentrata sull'analisi di eventuali tendenze antisemite o anti-Israele all'interno dell'organizzazione.
"Il presidente Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'Unesco, che sostiene cause culturali e sociali divisive e lontane dal buonsenso che gli americani hanno scelto a novembre", ha dichiarato la viceportavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, come riportato dal New York Post, aggiungendo che il presidente "metterà sempre l'America al primo posto e garantirà che l'adesione del nostro Paese a tutte le organizzazioni internazionali sia in linea con i nostri interessi nazionali".
Trump aveva già ordinato l'uscita degli Stati Uniti dall'Unesco nel 2017, citando anche allora il pregiudizio anti-israeliano, a suo giudizio, dell'organizzazione. Ma il presidente Joe Biden vi aveva fatto rientrare gli Stati Uniti nel 2023, sostenendo che una presenza americana era necessaria per contrastare la crescente influenza della Cina sull'organizzazione.