Roma, 24 feb. (askanews) - Lino Guanciale torna a vestire i panni del Commissario Ricciardi con la seconda stagione della serie, su Rai 1 dal 6 marzo, diretta da Gianpaolo Tescari. La prima ebbe un successo enorme, grazie ai personaggi creati da Maurizio De Giovanni, ad interpreti e a una ricostruzione della Napoli degli anni '30 di altissimo livello.
"Mi mancava molto di lui, mi mancava soprattutto questa opportunità straordinaria di stare nei panni di un uomo così pieno di senso etico, che per resistere, opporsi al proprio dolore, dato da questo dono surreale che gli è toccato in sorte decide di votarsi alla giustizia, decide di creare giustizia dove non c'è".
E a proposito di senso etico e giustizia Guanciale da anni è testimonial dell'UNHCR. Un ruolo a cui tiene molto e che assume un particolare significato nel giorno dell'anniversario della guerra in Ucraina. "Io ho sempre creduto che la popolarità sia un mezzo e non un fine. Credo che l'opportunità che UNHCR mi ha dato, fosse il modo migliore per mettere a frutto questa opportunità, cioè di essere a contatto con tante spettatrici e tanti spettatori, perché effettivamente attorno all'esperienza dei rifugiati, sia la questione centrale del nostro tempo".