Roma, 3 lug. (askanews) - Un valore della produzione salito dai 38 miliardi del 2015 ai 68 miliardi del 2025 e una crescita degli occupati, che in dieci anni sono passati da 90.000 a 104.000. Sono alcuni dei dati sull'evoluzione del comparto delle utilities emersi oggi nell'Assemblea generale di Utilitalia, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. In particolare il comparto del settore idrico ha vissuto importanti evoluzioni nel corso degli ultimi 10 anni, con significativi passi in avanti e nuove sfide da affrontare. Abbiamo parlato con Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia:
"Il messaggio che vogliamo lanciare è quello di continuare su questa strada efficientando le nostre imprese quindi liberando energie e costi per finanziare gli investimenti ma stiamo chiedendo, stiamo proponendosi a Roma che a Bruxelles di mantenere un importante intervento di finanziamento pubblico per affrontare questi piani di investimento davvero importanti e indispensabili".
Tra i nodi da sciogliere figurano gli investimenti relativi alle gestioni "in economia", dove gli enti locali si occupano direttamente del servizio idrico: qui gli investimenti crollano a 29 euro per abitante. Uno sguardo, quindi, ai prossimi 10 anni della Federazione. È poi intervenuto Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario di Utilitalia:
"Dobbiamo fare investimenti sulla raccolta delle acque, la siccità impone una maggiore efficienza nel recuperare l'acqua che piove sui nostri territori, pensate che solo dieci anni fa raccogliamo il 15 per cento dell'acqua meteorica, oggi sono l'undici, stiamo perdendo capacità di raccolta dell'acqua, dobbiamo riprenderci questa capacità, farla crescere, poi dobbiamo recuperare le acque reflue e rivalorizzarle per esempio per l'agricoltura, dobbiamo depurare le acque in maniera più efficiente, anche dei nuovi inquinanti come le microplastiche, come i FAS, abbiamo grandi sfide".
Una giornata che ha visto Utilitalia non solo festeggiare i propri 10 anni d'attività ma anche commentare i dati sull'evoluzione del comparto sia in campo idrico, che di rifiuti urbani e nel campo energetico.