ULTIME NOTIZIE 13 MAGGIO 2025

Dal 22 maggio al cinema "La guerra di Cesare" con Fabrizio Ferracane

Roma, 13 mag. (askanews) - Arriverà al cinema dal 22 maggio "La guerra di Cesare" del regista sardo Sergio Scavio. Il film, di cui vediamo una clip in anteprima, è stato presentato con successo al Bif&st di Bari, dove è passato nel Concorso internazionale, ricevendo il premio come migliore attore per l'interpretazione del protagonista Fabrizio Ferracane.

"La guerra di Cesare" è una favola sociale sul tema del lavoro. Una storia di ribellione fallita, che parte da una miniera sarda che ha esaurito la sua potenzialità estrattiva e, di conseguenza, il suo ruolo sociale, ma non la sua forza metaforica. Da questo evento nasce il racconto di due amici lavoratori che vivono una relazione viva e complessa, fino a che la morte di uno dei due spingerà l'altro a cercare, in qualche modo, un senso di riscatto.

"La guerra di Cesare" è ambientato nel Sud-Ovest della Sardegna, in un piccolo paese minerario in grave declino economico, Cesare e Mauro (Alessandro Gazale), ex minatori e amici da sempre, lavorano come guardie giurate all'interno di una miniera di carbone in disuso. Attendono speranzosi che un'importante azienda cinese acquisti la miniera e la rilanci, purtroppo per loro e per tutti gli altri lavoratori del comparto, i dirigenti orientali rompono improvvisamente la trattativa e abbandonano l'isola. La miniera è definitivamente morta e i due possono dire addio al loro lavoro. A seguito di questa tragica decisione economica, Mauro ha una reazione esasperata e nel tentare di dar fuoco a un ufficio della miniera, commette un errore e perde la vita. La morte dell'amico mette Cesare davanti ad un'amara verità: la sua vita è ferma al palo. Senza più un lavoro, con un matrimonio ormai fallito, a Cesare non resta che reagire. Si mette in viaggio assieme a Francesco, il fratello problematico di Mauro, in direzione della città dove l'azienda mineraria ha la sede principale, con il chiaro obiettivo di vendicare l'amico morto. Ma inaspettatamente, una volta giunto in città, si ritrova a vivere una serie di esperienze che metteranno in discussione i suoi valori e la sua ferrea volontà di vendetta.

"Tempo fa mi capitò di leggere che in certe miniere sarde c'erano minatori che non erano mai stati dentro un pozzo, dentro una galleria: pur di tenere in vita un sistema produttivo lo Stato creava paradossi del genere - ha raccontato il regista - questo ha fatto nascere una domanda che attraversa tutto il film: ha ancora senso rivoltarsi, oggi? È ancora possibile? 'La guerra di Cesare' rappresenta il tentativo di raccontare la bellezza insostituibile delle cose che non servono più, una rivoluzione fallita, attraverso la descrizione di un mondo molto vicino a me, lo spirito della mia città, Sassari, e di una Sardegna mineraria segnata dalla fine di un'epoca, dall'esaurimento delle risorse e dall'abbandono".

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