Ronago (Como), 18 giu. (askanews) - C'è un'azienda, in Lombardia, dove la successione non è un problema da risolvere ma una storia da scrivere, capitolo dopo capitolo. Si chiama Ambrosoli e da oltre un secolo attraversa le generazioni senza perdere la propria identità: un'impresa familiare in cui ogni passaggio è stato un'evoluzione, non una frattura.
Tutto comincia nei primi del '900, a Ronago, piccolo paese sul confine svizzero, dove Giovanni Battista Ambrosoli, giovane chimico con la passione per le api, eredita l'azienda agricola della nonna paterna. Ma non si limita a portarla avanti: la reinventa. Studia a Winterthur, in Svizzera, e coniuga il rigore della chimica con l'intuito dell'artigiano. Nel 1923, nasce ufficialmente l'azienda Ambrosoli, oggi sinonimo di miele per intere generazioni di italiani.
Ma è qualche anno più tardi che arriva l'intuizione che cambia tutto. Alessandro Ambrosoli, figlio del fondatore e attuale Presidente dell'azienda: "Il desiderio era quello di fare un prodotto alimentare a base di miele, perché - continuava a dirlo - il miele è il più grande alimento che c'è e che abbiamo. Voleva che la gente l'avesse in tasca, ma in tasca non si può tenerlo, non c'erano le bustine come adesso. Una caramella con dentro il miele, non esisteva".
Fu Giovanni Battista Ambrosoli, con l'invenzione della caramella al miele, a dare un nuovo impulso all'azienda. Un'idea tanto semplice quanto geniale. "Sul mercato non esistevano delle caramelle con un ripieno di miele liquido", spiega oggi il figlio.
Da lì in poi, l'azienda prende il volo: non solo per la bontà del prodotto, ma per la visione industriale che lo accompagnava.
Negli anni Sessanta e Settanta, Ambrosoli entra nelle case degli italiani grazie a Carosello mentre all'estero conquista il
mercato americano con le caramelle frizzanti Zotz. Il successo fu immediato, al punto da mettere l'azienda in difficoltà per eccesso di richieste. "È stata una tale esplosione che non siamo riusciti a servirlo, ma neanche la decima parte delle richieste", ricorda Alessandro Ambrosoli.
Nel frattempo, la produzione resta saldamente a Ronago. Oggi nello stabilimento lavorano circa 80 persone, in gran parte residenti in zona. Il legame con il territorio non è solo affettivo: è parte integrante del modello Ambrosoli. Una filiera corta, controllata e trasparente, che parte da una materia prima selezionata con produttori di qualità in Argentina, Ungheria, Moldavia - e passa per doppie analisi di laboratorio (interne ed esterne) prima di arrivare al prodotto finito. Se un lotto di miele non soddisfa gli standard, non entra.
Oggi Ambrosoli non è solo miele e caramelle. Sta entrando in una nuova fase, con la linea Mielness dedicata all'integrazione alimentare: prodotti naturali a base di miele, vitamine, proteine e sali minerali.
"Stiamo salendo su una barca nuova e interessante - spiega Alessandro Ambrosoli - quella degli integratori, perché sono diventati di gran moda. La base però è che in questa azienda è tutto naturale, anche quello che va in America: niente coloranti, niente additivi, solo miele e ingredienti naturali".
In un panorama dove molte imprese familiari faticano a passare il testimone, Ambrosoli continua a crescere senza strappi, tenendo insieme storia e innovazione senza tradire la sua filosofia di fondo.