Milano, 28 mag. (askanews) - Cent'anni di storia, ma la testa nel presente. Dopo Roma, Veroni porta il suo progetto dedicato all'aperitivo anche a Milano. A partire da giugno, lo storico salumificio di Correggio approda nel capoluogo lombardo con "La Sostanza dell'Aperitivo".
"La sostanza dell'aperitivo è un progetto di riposizionamento del brand - spiega Emanuela Bigi, direttore marketing del gruppo Veroni - Ci siamo resi conto che dovevamo svecchiare l'immagine e abbiamo sfruttato il momento dell'aperitivo. Qui in Italia si beve molto bene, ma non sempre l'offerta food era all'altezza, quindi noi vogliamo bere bene e mangiare bene".
A Roma il progetto ha coinvolto oltre 120 locali. A Milano seguirà lo stesso modello, con selezione di partner e fornitura di salumi attraverso un servizio espresso di consegna.
Guido Veroni, amministratore delegato di Veroni Salumi: "L'idea è quella di riposizionare il marchio Veroni seguendole logiche che oggi vivono soprattutto nel mondo dei giovani e dei trentenni, cinquantenni e di conseguenza il fatto di consumare l'aperitivo facendolo bene, mangiando bene e bevendo bene e abbinarlo ad un marchio di salumi".
Nel 2024 il gruppo ha chiuso con un fatturato di 190 milioni di euro e punta a rafforzare la presenza all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, dove è in crescita costante e dal 2021 è il primo brand italiano nei pre-affettati confezionati. Veroni dal 2022 è sponsor di tornei di tennis di alto livello, da Indian Wells al Cincinnati Open.
"Il fatto di coprire il tennis - prosegue Veroni - ci sembrava significativo perché da una parte sono momenti dove la gente condivide tanto, perché uno va a vedere un torneo di tennis e ci passa una giornata, che sia a Indian West o al Foro italico e quindi c'è la possibilità di farsi vedere in modo importante da tutti i consumatori che vanno. Negli Stati Uniti il target è decisamente elevato e può valorizzare il tuo prodotto".
Il mercato chiede più attenzione alla qualità delle ricette che diventano più bilanciate dal punto di vista nutrizionale.. A cambiare, assieme al posizionamento dei brand, è anche il gusto degli italiani. Un'evoluzione che le aziende del settore cercano di intercettare. "Per esempio - spiega Veroni - i prodotti sono molto molto meno additivati, le ricette sono semplicemente molto molto più pulite, c'è sicuramente molto meno sale all'interno dei salumi. Oggi mangiare mortadella significa quasi come mangiare il pollo, o la mozzarella: non ci sono delle differenze così grandi. Un etto di mortadella fatta bene ha 280 calorie. Stiamo parlando di situazioni assolutamente normali".