Milano, 28 mar. (askanews) - "Voglio escludere che questa decisione possa in qualsiasi maniera influenzare il processo a carico di Ilaria Salis. Non è la prima volta che nell'ambito delle relazioni tra Stati Europei viene rigettata la richiesta di esecuzione di un mandato di arresto europeo. E' un dovere, continuo, inderogabile, come ha sottolineato il giudice nell'ottima sentenza, verificare il rispetto dei diritti fondamentali della persona. Questa è una garanzia alla base del sistema democratico". Così l'avvocato Mauro Straini, difensore di Gabriele Marchesi, commenta la sentenza della Corte d'Appello di Milano che ha rigettato la richiesta di consegna formulata dalle autorità ungheresi per il 23enne milanese accusato insieme a Ilaria Salis del pestaggio dei due neonazisti avvenuto a Budapest l'11 febbraio 2023.
"E' un verdetto che risconosce la fondatezza delle considerazioni che la difesa aveva svolto, mettendo a disposizioni della Corte risultati di numerose relazioni internazionali di organi dell'Unione Europea, del Consiglio di Europa, della Cedu, del comitato dei ministri del consiglio d'Europa e del Parlamento Europeo. Plurime fonti che consentivano di ritenere fondato il rischio di violazione del divieto di trattamenti inumani e degradanti in caso di consegna di Marchesi", ha sottolineato ancora il legale.
I giudici hanno disposto l'immediata liberazione del 23enne, fino ad oggi sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo: "E' sollevato, molto frastornato perché è un ragazzo giovane, ma di certo molto soddisfatto", ha assicurato l'avvocato Straini.