Milano, 14 nov. (askanews) - A Salerno, Cagliari e Palermo al via i master di secondo livello nell'ambito del Tyrrhenian Lab, il progetto per il quale Terna investirà 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Il T-Lab è un centro di formazione per lo sviluppo di competenze tecnologiche e digitali funzionali alla gestione del sistema elettrico e all'accelerazione del processo di transizione energetica, distribuito nelle tre città in cui approderanno i cavi sottomarini del Tyrrhenian Link, una delle principali opere infrastrutturali del Paese, fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Alla fine dei 12 mesi del master, che punta a creare nuove professionalità dotate di competenze manageriali, ingegneristiche informatiche e statistiche, i 45 studenti selezionati saranno assunti nelle sedi territoriali di Terna e potranno operare in qualità di esperti di algoritmi e modelli per il Mercato elettrico, esperti di sistemi di analisi e regolazione, esperti di gestione degli apparati di campo, esperti dei sistemi di Automazione di Stazione (SAS) ed esperti di Sistemi IoT di Stazione.
"Il T-Lab è un laboratorio di competenze ed è fondamentalmente legato ai territori che ospitano gli approdi del T-Link. E' stata, fin dal principio, la volontà di Terna di far sentire a questi territori la propria presenza, ma anche di attingere da questi territori giovani leve che, soprattutto nel Sud Italia, non mancano e che, grazie alle facoltà delle università di Salerno, Cagliari e Palermo, potranno accedere a questa iniziativa", ha detto Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna.
"T-Link è il più grande progetto di trasmissione elettrica sottomarina al mondo e sarà realizzata con una spesa di 3,7 miliardi di euro - ha spiegato -. Abbiamo ritenuto di avvicinare, attraverso quest'attività progettuale di realizzazione, Terna sempre di più ai territori sui quali opera e abbiamo voluto coinvolgere le università perché è necessario sviluppare una conoscenza e internalizzare sempre di più conoscenze di alto profilo e di alto livello sul tema della transizione ecologica". "In questo caso - ha detto ancora Donnarumma - si collegano la terraferma con la Sicilia e la Sardegna chiudendo un anello energetico che consente di creare quasi un raddoppio della capacità di trasporto dell'energia dal Sud al Nord d'Italia. La sua mission è collegare continente e isole, favorire la decarbonizzazione degli uni e degli altri, favorire lo scambio energetico tra queste aree geografiche molto importanti. Questo favorirà lo sviluppo del nostro Paese" e, ha concluso: "In questo contesto geopolitico si tratta anche di indipendenza dalle fonti di gas di altri Paesi".
Soddisfatto anche Vincenzo Loia , magnifico rettore università degli Studi di Salerno: "E' un nuovo modo con cui le università possono ulteriormente rafforzare i rapporti, importanti, di collaborazione con le grandi aziende perché avvicinare, inglobare quasi, all'interno delle realtà universitarie espressioni importanti a livello nazionale delle nostre aziende, è il modo migliore per dare una risposta convincente di quanto è importante per un'università il futuro dei giovani. Questa è - ha evidenziato - una formula importantissima perché è vero che sono ancora studenti del master, ma in realtà cominciano a diventare già da subito dei professionisti. I ragazzi guardano con importanza all'università dal punto di vista del loro ingresso nel mondo del lavoro. Non c'è più il tempo di spostare in avanti il futuro dei giovani. Il futuro dei giovani inizia dentro l'università ma si deve già cementificare con l'inserimento nel mondo del lavoro. E' l'unica strada per tutti, ma soprattutto per il Mezzogiorno", ha concluso il rettore.